Ternana, negata l'evidenza! Il giudice: ''Il ricorso è infondato''. Il gol di Sachet... non era gol!

Il giudice sportivo della Divisione Calcio a 5 ha respinto il ricorso della Ternana che puntava al riconoscimento dell’errore tecnico in occasione della gara di recupero con l’Atlante Grosseto giocata al PalaDiVittorio il 13 gennaio. 


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“Il ricorso è infondato e deve essere respinto”. Traduciamo. Negare l’evidenza. 


Bastano solo due parole per commentare una decisione che lascia solo sconcerto. Perché davanti a quello che è successo in campo si può solamente dire, senza avere timore di sbagliare, che è stata negata l’evidenza. Una evidenza lampante, perchè quello che ha sostenuto la Ternana nel suo ricorso per la gara con l’Atlante Grosseto dello scorso 13 gennaio è semplicemente quello che è accaduto in campo. Nient’altro che la verità.


Nel primo tempo, il tiro di Sachet che entra chiaramente in porta (GUARDA IL VIDEO) nonostante il tentativo in spaccata dell’estremo difensore dell’Atlante: palla nell’angolo, un gol sacrosanto. Invece la sfera esce da un’apertura della rete: ma l’arbitro che prima del fischio d’inizio era andato a verificare la condizione della porta, come da prassi, non se n’era accorto? Evidentemente no e nello stupore generale il gol non viene concesso. 


Ma, si sa, il postino non suona a caso due volte… nel secondo tempo la cosa si ripete, stavolta sul tiro di Baluardi, stessa porta, cambia solo l’angolazione: la palla entra in rete e, udite udite, esce dalla stessa identica apertura (GUARDA IL VIDEO)! Che incredibilmente non era stata riparata! Gol non convalidato anche in questo caso? Assolutamente no: 2-4 e palla al centro.


Ma la beffa, signori, viene consumata sulla scrivania del giudice sportivo, laddove le “verità” le scrivono gli ineffabili codici del regolamento del calcio, che continuano a considerare un testo sacro quello che viene scritto sul referto arbitrale, un semplice pezzo di carta. 


Con la differenza che mentre nel campo professionistico a quel foglio di carta può essere tranquillamente abbinata una prova filmata, nel normale mondo della Serie B di futsal questo non accade. E finisce che una testimonianza video, che accerta in maniera inconfutabile la dinamica dei fatti, ossia la verità, in questo caso sacrosanta, non viene (incredibilmente) considerata la prova per dire che è stato commesso il più evidente degli errori. Commesso addirittura due volte, la seconda per giunta sconfessando l’incredibile topica arbitrale della prima. E in più abiurando la verità. Allucinante.


Come a dire: colpevoli ma senza condanna. Perché in fondo questo è accaduto durante quel Ternana-Atlante Grosseto. Una partita nata male e che continuerà a far discutere. Perché ingiustizia è stata fatta.