Ci voleva proprio. Ci voleva perché questa vittoria da continuità al lavoro svolto sino a ora. Ci voleva per agganciare Milano e per poter sperare di conquistare l’accesso alla Coppa. Ma sapevamo che non sarebbe stato facile.
Milano ha lottato sino alla fine, in una partita sostanzialmente equilibrata, decisa dai due nostri brasiliani in campo, dopo il vantaggio iniziale di Juanillo. Prima Leandrinho che trova lo spazio dove spazio non c’è e la mette nel sette con un diagonale da posizione impossibile.
Poi Urio, entrambi in rete anche sabato scorso, che dalla stessa posizione firma la rete del successo. Che dire, vittoria di carattere. Abbiamo rivisto il Green Project Agency Città di Mestre gagliardo, aggressivo e determinato che invece era l’ombra di sé stesso nella prima parte di stagione. Ma inutile guardarsi alle spalle. Le prossime sono le partite più importanti, da affrontare come questa trasferta lombarda. Perché tutto è possibile se i ragazzi di De Martin ci vogliono credere.
Cronaca. Obiettivo portare a casa tre punti che servono come il pane. Per continuare nella rincorsa alle zone nobili della classifica, per certificare la fine del periodo buio e per capire se il lavoro di mister Alessandro De Martin sta dando i suoi frutti.
Ma prima bisogna superare Milano che nel turno precedente ha messo in difficoltà la Sampdoria in Liguria. Dopo il rigoroso minuto di silenzio per le vittime della frana che ha colpito l’isola di Ischia, si parte con Molin, Bordignon, Crescenzo, Mazzon, Juanillo. Dopo un iniziale possesso palla di Milano, il primo tiro in porta è di Bordignon con Solosi che respinge. È l’anticamera del gol che arriva al 2’30” con Juanillo che batte l’estremo milanese.
Dopo un primo periodo di smarrimento Milano risponde con Pozzi che solo davanti a Molin non riesce a superare il portierone arancionero. La partita scorre via su un sostanziale equilibrio, con il Gpa che si rende più insidioso dalle parti della porta lombarda con Leandrinho e Del Gaudio al punto che al 7’40” l’allenatore milanese è costretto a chiedere time out per sistemare meglio il suo quintetto.
Il passaggio in panchina ha svegliato i padroni di casa, ma con Urio non si passa e l’offensiva di Milano viene fermata in corner. E quando salta la prima linea difensiva ecco che esce Molin a chiudere, respingendo con il petto. Il Mestre però non sta a guardare. Mazzon va via a due sulla destra, palla sulla banda sinistra per Del Gaudio, parata di Solosi, che è bravo poi due volte sempre su Mazzon. Poi all’improvviso al 11’30” sugli sviluppi di un corner Pozzi trova il varco giusto per l’1-1.
Le due squadre si equivalgono, e ci vorrebbe un’iniziativa individuale per sbloccare la situazione. Come quella di Del Gaudio al 15’ ma Solosi è attento. O come quella di Santagati al 16’ che dalla sinistra per poco non trova libero Pozzi per la deviazione vincente. Ed è sempre Santagati pericoloso sulla sinistra con Molin costretto all’uscita. Mister De Martin non è soddisfatto e al 17’40” chiama time out. Dall’uscita del time out occasione Leandrinho con Solosi sempre attento. Quasi allo scadere della prima frazione è interessante un’azione sulla destra di Juanillo con palla in mezzo che però coglie in controtempo i compagni, ma ancora più pericolosa è Milano con Pozzi che si gira e coglie in pieno il palo al 19’50”.
Secondo tempo. Si riparte con Molin, Bordignon, Crescenzo, Mazzon, Del Gaudio. Un po’ più determinato il Città di Mestre, ma la mira non è precisa con Del Gaudio e Mazzon che ci provano ma senza inquadrare la porta. Poi quando Mazzon ruba palla a Luca Peverini è bravo Solosi di piede.
Ancora Mazzon ruba palla a Rrotani va via e viene steso alle spalle. Ammonizione per il #5 milanese e punizione con Solosi che si supera. Poi bissa l’intervento su Juanillo. Dalla parte opposta deve uscire precipitosamente Molin per salvare lo specchio. Juanillo che ci prova ancora, spalle alla porta si gira ma calcia a lato. Ma dopo un’altra occasione di Juanillo salvata da Solosi è Milano che passa. Alan ha lo spazio per calciare e Leandrinho devia fortuitamente nella propria porta al 6’52”, 2-1.
Milano si gioca la carta del quinto di movimento per tenere il possesso palla e gli arancioneri faticano a creare occasioni, così al 10’20” è il momento del time out di De Martin. E quando Leo disfa, Leo fa. Al 10’31” tiene palla sulla sinistra, stretto da tre avversari e quasi alla fine del campo trova un diagonale sul secondo palo che s’infila nel sette alla sinistra di Solosi; 2-2.
Milano allora torna in fase di possesso con il portiere di movimento Santagati il quale rischia anche di battere Molin, stendendo però il numero 12. Al 14’30” sempre dallo stesso vertice sinistro dove aveva colpito Leo, Urio ci prova e, questa volta non senza colpe, Solosi si fa superare per il vantaggio esterno, 2-3. Sarà il gol partita.
Sau chiede subito time out e si riparte sempre con il portiere di movimento. Giro palla che frutta un pericoloso calcio di punizione al 16’30”, quinto fallo arancionero, che Molin sventa e che non diventa per un nulla l’occasione per il 2-4. Nel finale prima salva Crescenzo, poi Molin ferma il quinto di movimento Hurtado prima del tiro.
Dalla parte opposta ci prova Urio, ma Solosi questa volta non si fa sorprendere, poi lo stesso #18 lascia il campo per crampi con Milano che butta fuori il pallone con il giocatore arancionero a terra per permettere l’intervento dello staff mestrino. È l’ultima emozione prima del fischio finale con il Green Project Agency che espugna il Pala Seven Infinity per la seconda vittoria consecutiva e il sorpasso alla stessa Milano.
Ufficio Stampa Città di Mestre