
“Questo sport oggi tocca un livello molto importante, non solo per noi come squadra, ma anche come città, rendendo la nostra cittadina un po’ più importante anche a livello di immagine”.
E’ il pensiero a caldo di Valerio De Bartolo, presidente della’ADJ Città di Anzio, anche lui coinvolto nel turbinio della festa alla conclusione della sfida col Castel Fontana che ha decretato la matematica promozione della squadra di Di Fazio in Serie A2. De Bartolo, incalzato dalle domande, approfondisce la sua riflessione.
“È una grande soddisfazione perchè è il lavoro di tanti anni che si realizza, il duro lavoro di tante persone che ci stanno vicino e che per passione continuano a fare tanto per questo sport. Un percorso che ci aspettavamo di completare da un po’ di tempo, perché da quando abbiamo messo alla guida mister Di Fazio, abbiamo creduto in un progetto che ci ha messo del tempo, con anche le sue difficoltà, per arrivare all'obiettivo, ma che fortunatamente, però, ci ha ripagato con il risultato: un risultato molto importante che speriamo porti ancora di più in termini di ritorni”.
- Una promozione raggiunta in un palasport traboccante di tifo…
“Colgo l'occasione per fare un grande ringraziamento al pubblico che ci ha sostenuto e ci ha reso più forti a livello emotivo. Un altro grande ringraziamento va allo staff tecnico che ha creduto e ha fatto tanto per centrare questa promozione. Dico che quando vedi che uno sport entra nel cuore della gente, che inizia pian piano a far parte della quotidianità dei pomeriggi dei ragazzi, anche di quelli più grandi, diventa una soddisfazione, perché lì si capisce il duro lavoro che facciamo e, di riflesso, la bella immagine che esce fuori non solo di noi, ma soprattutto di questo sport. Il futsal è una dna disciplina che sta cominciando a prendere piede e siamo veramente orgogliosi di rappresentarla a questi livelli nel nostro territorio”.
- Una crescita che adesso va consolidata: cosa si può fare di più per far crescere il movimento?
“Si può soltanto avere continuità nel fare del bene e nel dare altre opportunità ai nostri ragazzi fin da subito, facendo capire loro che il calcio a 5 è uno sport importante, soprattutto propedeutico per il calcio a 11, e che non dobbiamo sottovalutarlo solo perché si gioca magari in un ambiente più piccolo, relegandolo così a sport di secondo livello. Io penso che sia una disciplina che debba essere inserita come base delle scuole calcio perché può fare solo del bene ai ragazzi. Speriamo che continuando a pubblicizzarlo e a fare spettacolo, la gente si possa innamorare sempre di più”.
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