
07/05/2025 11:15
Capitan André De Sousa, come ogni volta che c’è stato qualcosa che non è andato, ci mette la faccia.
La sua Alumia Montegranaro perde il doppio confronto playout con il Cus Macerata e retrocede in serie C1. Un campionato nazionale vissuto da matricola, bene l’avvio e il girone di andata, poi, al giro di boa, qualcosa non funziona e il girone di ritorno si trasforma in una costante agonia, fino all’atto finale, la retrocessione nel campionato regionale.
-Cos’è che non ha funzionato?
«Posso dirti tante cose, ma non è corretto giustificare le sconfitte, se abbiamo perso è perché lo abbiamo meritato, il risultato lo dice, e lo accettiamo. Ma che serva da lezione per il prossimo anno, per non fare gli stessi errori».
-Immagino tu, essendo il capitano, viva questo momento diversamente dagli altri.
«Io sto abbastanza bene, ma sono molto deluso. Perdere fa parte del gioco, un anno si vince, l’altro si perde, certo non mi piace, ma questo è lo sport. Come capitano, questi colori hanno per me un valore diverso: nella vittoria e nella sconfitta, nell’ allegria e nel dolore sento tutto di più».
Se tornassi indietro cosa cambieresti dell’annata appena conclusa?
«Come ti ho detto tante cose, ma sicuramente avrei rivisto la rosa, dando fiducia a giocatori del settore giovanile, anche se credo che principalmente avremmo potuto fare meglio negli acquisti estivi».
All’orizzonte c’è la domanda di ripescaggio?
«Ancora è presto per dirti queste cose, sinceramente no so cosa vorrà fare la società».
Tu rimarrai a Montegranaro?
«La mia intenzione è rimanere, perché lì è casa mia. Sono anche, però consapevole che ho 39 anni e se alla società servirà inserire altri elementi più giovani per occupare il posto di non formato, mi farò tranquillamente da parte per il bene della squadra. Ma ancora è presto per tutto».
Alice Mazzarini