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31/05/2022 17:48

David Calabria e la favola Progetto: ''A Salsomaggiore da Cenerentola per diventare principessa''

Un’impresa sportiva che ha il sapore magico delle favole. Così potremmo definire quanto finora compiuto dal Progetto Futsal, splendida rivelazione dei playoff di Serie A2 femminile: quinta classificatasi in regular season, la compagine romana ha battuto le più quotate Mediterranea e Jasnagora, entrambe in trasferta, guadagnandosi così l’accesso alla finale di Salsomaggiore. Dove in palio c’è nientemeno che la promozione in A.

Un risultato incredibile, frutto di due gare interpretate al meglio. David Calabria, tecnico del Progetto, analizza il bellissimo cammino della sua squadra.

“Sarebbe fuori da ogni logica, e un po’ presuntuoso, dire che ce lo aspettavamo. Il nostro obiettivo era battagliare in ogni partita, dare tutto, e non far esprimere il massimo alle nostre avversarie: “massimo contro massimo” avremmo perso, Mediterranea e Jasnagora erano entrambe più forti di noi. Ci siamo riusciti, e questo ci ha portato a compiere due vere imprese”. 

Un tripudio di emozioni.

“Tantissime. Stiamo vivendo una favola ormai da qualche anno: in rosa ci sono quattro-cinque ragazze partite con me dalla Serie D, dove eravamo quattro anni fa; le altre si sono aggregate dalla C. In questi quattro anni vincere due campionati, disputare i playoff al primo anno in A2 e il secondo addirittura arrivare alla finale, considerate la nostra realtà di società “familiare”, sono risultati straordinari. Una favola da raccontare. Il messaggio che passa dal Progetto Futsal è che non esiste nulla di impossibile se ci si mette cuore, anima e testa come abbiamo fatto noi”.

Proprio l’aspetto mentale, per il mister, è ciò che ha fatto la differenza nelle due partite.

“Sta tutto lì: nel far capire alle ragazze che se lo vogliamo siamo una squadra tosta, e che nulla ci è precluso. Tant’è che abbiamo viaggiato assieme con lo stesso obiettivo, ma con motivazioni differenti in ciascuna partita. Nella prima contro la Mediterranea, ho usato il paragone cinematografico di Rocky contro Ivan Drago: loro le super favorite, con tutte le possibilità che potevano avere, noi Rocky che si allena spaccando la legna. Ovviamente tutti contavano nella vittoria di Ivan Drago, ma è bastato 'un cazzotto' dato al momento giusto e ha vinto Rocky…”.

Per quanto riguarda la gara contro la Jasnagora, invece, la motivazione è nata da un’immagine.

“L’abbraccio finale nella sfida contro la Mediterranea. Prima di quella con la Jasnagora ho detto alle mie ragazze: ‘Non pensate alla partita, non pensate alla finale, pensate solamente a rivivere quel momento’. Personalmente, avrò visto cinque volte le immagini della gara e 150 quelle dell’abbraccio…! Questo doveva essere il nostro obiettivo: abbracciarci nuovamente a fine gara. E così è stato. Veramente bellissimo”.

E adesso la prestigiosa finale a Salsomaggiore, lunedì 6 giugno, che come da sorteggio vedrà il Progetto sfidare le pugliesi della WFC Grottaglie. 

“Le suggestioni sono tante, abbiamo ancora la porporina addosso. Ma noi siamo sempre state spensierate e continuiamo ad esserlo. Non c’è nulla di particolare da preparare, le ragazze sono in ottima forma. Il Grottaglie, per quanto ho avuto modo di vedere, è una signora squadra, che per alcuni versi ci somiglia molto. Abbiamo il massimo rispetto verso di loro, noi arriviamo alla gara da quinta in regular season. Quindi ci presentiamo come Cenerentola, ma una Cenerentola che vuole diventare principessa”.

Valentina Pochesci