
“Un’annata dura, difficile e soprattutto particolare”. Esordisce così
il presidente della Giorik Sedico, Pierangelo Deon. Tempo di bilanci ora che la
stagione si è conclusa e, riavvolgendo il nastro il massimo dirigente del club
bellunese evidenzia gli importanti risultati sportivi ottenuti dalla sua
squadra, come la vittoria sull’Altamarca ed i pareggi in trasferta contro
Chiuppano ed Hellas Verona. Risultati che non sono stati frutto del caso, così
come non è stato frutto del caso la qualificazione ai play-off.
Si diceva, una stagione dura, difficile e particolare…
“Dura perché con il Covid abbiamo dovuto pagare dazio anche noi, avendo
avuto in due momenti diversi, praticamente quasi tutti i giocatori e parte
della dirigenza problemi di positività, per fortuna senza conseguenze, ma che
comunque ci ha costretto a restare fermi quasi due mesi come tante altre
squadre del nostro girone. Difficile perché tra rinvii e sospensioni ci siamo
trovati a disputare andata e ritorno in parallelo senza la possibilità di
poterci allenare bene e nonostante tutto questo siamo arrivati a 46 punti, alla
pari del Pordenone dividendoci la quarta e la quinta posizione e quindi
accedendo ai play-off. Particolare perché senza pubblico è stato brutto e
soprattutto senza la nostra tifoseria organizzata, ovvero i Boars, è
venuta a mancare quella spinta che ci dà il cosiddetto sesto uomo. Nonostante
tutto questo siamo stati bravi a rimanere sul pezzo rimanendo imbattuti nel
girone di ritorno e quindi rimanere per il terzo anno consecutivo nell’élite del
calcio a cinque triveneto”.
I risultati sportivi sono arrivati e rimpianti, almeno sul campo, ce ne
siano ben pochi.
“Esatto, rimpianti non ce ne sono, dispiace solo la falsa partenza di
ottobre dove purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con regole cambiate
all’ultimo comunicato, e mi riferisco al travaso sul campionato delle giornate
di squalifica della Coppa Italia che ci ha privato nelle prime tre partite
della presenza di Dos Santos, chiaramente un regalo che non si può fare a
nessuna squadra”.
La squadra ha dimostrato di sapersela e di potersela giocare contro
qualsiasi avversario.
“Nel girone di ritorno abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti,
abbiamo inflitto la prima sconfitta alla capolista Altamarca, abbiamo costretto
al pari prima il Carrè Chiuppano a casa loro e poi l’Hellas, sempre a casa
loro. Possiamo dire che questi risultati non sono venuti a caso.
Quali sono stati i punti di forza di questo gruppo?
“I punti forza della squadra sono stati tanti. Inizio con lo staff tecnico
che è stato sempre sul pezzo sia tatticamente, che atleticamente, ma
soprattutto mentalmente, poi i ragazzi soprattutto quelli giovani che sono
cresciuti tantissimo, in un contesto ben rodato, esperto ed affiatato che hanno
permesso di alzare il livello degli allenamenti e quindi delle partite”.
E in ottica futura si sta già iniziando a pensare?
“Per adesso ci prendiamo un momento di respiro, che direi più che meritato,
perché è stata una stagione snervante. Noi comunque abbiamo le idee molto
chiare perché non si smette mai di pensare al futuro prossimo. Ma questa sarà
un’altra storia. Semmai, l’unica cosa che vorrei aggiungere è che spero ci
siano in previsione dei ristori per quanto concerne i test rapidi, il materiale
sanitario perché questa spesa ulteriore e sicuramente necessaria fino
all’immunità di gregge, ha tolto fondi a tutte le società e se il prossimo
campionato sarà programmato ancora su queste modalità sarà sicuramente da
tenerne conto in fase di iscrizione”.