Venerdì scorso, al PalaSavena di San Lazzaro, la Dozzese ha visto spegnersi il sogno playoff, con il Bologna che ha ribaltato l'1-0 incassato all'andata vincendo davanti al proprio pubblico per 6-2, nella sfida di ritorno dei quarti di finale. A qualche giorno di distanza dalla sfida persa in casa dei felsinei che ha di fatto posto la parola fine alla stagione degli imolesi, abbiamo commentato l'uscita di scena dei gialloblù dalla post-season con il presidente e allenatore Leonardo Vanni, che ha dato anche uno sguardo a quella che potrebbe essere l'estate di programmazione per la prossima stagione dei romagnoli.
- Mister, ripensando alla sfida del PalaSavena e all'uscita dai playoff, c'è solo amarezza o spazio per altro?
"La partita di venerdì sera è stata lo specchio della stagione dove qualcuno ha dato il massimo e qualcun altro ha unicamente preso parte alla partita. Come dico sempre ai miei giocatori "se entri in campo, sai che puoi vincere o perdere e lo devi accettare sempre”. Ciò detto, l’amarezza non è per la sconfitta ma perché volontariamente qualcuno del gruppo si è sentito tanto superiore da poter tradire tutti con i suoi comportamenti".
- Rispetto alla gara d'andata, cosa non ha funzionato venerdì sera?
"In realtà fino a che tutti i giocatori hanno seguito lo spartito era tutto perfetto, poi l’ego di qualcuno ha rotto tutto. Devo però d’altra parte ringraziare chi ha veramente cercato di dare il massimo, su tutti tre giocatori: Kakà, Drago e Lefons. Sono stati encomiabili, e con loro in scia i giovani che hanno dimostrato di essere all’altezza della categoria. Unico rimpianto è non aver potuto utilizzare Martella, annata difficile la sua".
- Il ds Candeloro ha salutato il club. Si prevede già un'estate movimentata o aspetterete un po' prima di fare determinate riflessioni?
"Ad Andrea posso solo dire grazie perché in questi due anni ha permesso a me e al club di crescere ad un livello nazionale molto importante. Purtroppo la distanza ed il nuovo progetto non permettono di continuare insieme. Resta comunque un amico e gli auguro un futuro di successi. La riflessione è già iniziata subito dopo il fischio finale, ma già con Candeloro ci eravamo portati avanti su alcuni obiettivi. Non so se poi sarà un’estate movimentata o no, chi mi conosce sa che non mi piace perdere ma non per questo sarà fatta una rivoluzione. Sicuramente si progetterà il futuro che non sarà limitato unicamente ad un campionato ma stiamo facendo dei movimenti societari a lungo termine per garantire stabilità, visibilità e costruzione dal basso. Sicuramente ci legheremo maggiormente al territorio che ci ha visto nascere e crescere come disciplina".
l.m.