
“Tracciando un bilancio posso dire che l’esperienza di
questo gruppo giovane, sia stata molto valida. Potevamo avere una classifica
diversa, fossimo riusciti magari a mantenere il gruppo iniziale, che è poi
cambiato nel mese di dicembre. Con la pausa forzata del campionato abbiamo dovuto
salutare dei giocatori italo-brasiliani, rientrati a casa, sostituendoli con
giocatori che arrivavano dalla C1 veneta, con un bel bagaglio di esperienza. Purtroppo,
però, la loro inattività, ha comportato delle difficoltà a livello fisico. Hanno
dato sì un contributo, ma è mancato quel qualcosa in più per raggiungere i punti
necessari per una salvezza più tranquilla”.
Il tecnico prosegue.
“La squadra ha comunque dato dei segnali buoni nei momenti
importanti, disputando tante belle partite. È mancata, probabilmente, l’esperienza
nel reparto offensivo, con il 2003 Del Mestre miglior marcatore con 12 gol. Le altre
squadre che si sono salvate con più tranquillità hanno avuto l’apporto di
giocatori dai 25 ai 40 gol. È questo forse il maggior rimpianto, l’assenza di
un giocatore che finalizzasse le tante, e tante, occasioni da gol create. Un po'
anche il nostro punto debole, per una squadra giovane che per scelta è stata
impostata così. Una scelta condivisa, visto il momento economico, ma sapevamo a
cosa saremmo andati incontro. È un lavoro preparato negli anni, con ragazzi che
hanno conquistato anche campionati importanti a livello regionale, nelle
diverse categorie. Sono ragazzi che stanno aggiungendo importate esperienza nel
loro curriculum, e parliamo di giocatori tra i 17 ed i 20 anni, e per loro il
futuro può essere molto promettente”.
Tra i punti di forza, secondo il tecnico, il gruppo stesso
ha fato la differenza.
“Certamente l’unione del gruppo c’è sempre stata. Anche
quando le partite non sono andate per il verso giusto, e saranno state tre o
quattro, il gruppo ha cercato sempre di fare il meglio fino all’ultimo. Questo è
aspetto è fondamentale per chi vuole crescere…”.
In ottica futura è un Giorgione che sta crescendo
rapidamente e la forza dell’organico lo dimostra, questa squadra anche con gli
innesti per il prossimo anno, può continuare a dire la sua in Serie B…
“Terminato un campionato difficile in tutti i sensi, Covid
compreso, abbiamo deciso di metterci un punto e di concentraci esclusivamente sull’Under19
che è ancora in lotta per i play-off Scudetto. È ovvio che stiamo già pensando
alla prossima stagione, e sappiamo anche dove bisogna operare. Serve aggiungere
due-tre pedine importanti, con esperienza di livello superiore, che diano il
giusto equilibrio. Cercheremo di lavorare in quest’ottica per raggiungere una
salvezza tranquilla”.
Marani conclude.
“Questa stagione è stata anche difficile per tutti i gruppi
del nostro settore giovanile. Noi abbiamo dai Piccoli Amici fino alla prima
squadra, passando per un gruppo femminile. Abbiamo ottenuto il riconoscimento
dalla FIGC di Scuola Calcio d’Elite, che rappresenta per noi un segnale
importante. Stiamo cercando di offrire il meglio ai nostri tesserati e,
inoltre, da giugno ad inizio settembre sono previsti dei campi estivi per i
quali cerchiamo prima di tutto di ottenere numeri importanti. Vogliamo fare
divertire i bambini e, ovviamente, dare la possibilità ai più meritevoli che
vogliono poi intraprendere un percorso per il futuro”.