Godego, Salifou lo sa bene: "Col Vigoreal serve l'atteggiamento della ripresa contro il Marco Polo"

L'anticipo del turno infrasettimanale non è stato molto fortunato per il Futsal Godego che lunedì sera ha perso per 5-1 in casa del Futsal Marco Polo. I godigesi però potranno subito tentare di riscattarsi perché domani sarà tempo di scendere in campo davanti al proprio pubblico per la 22a giornata di Serie C1 veneta. Gli uomini di mister Farronato infatti accoglieranno alla Tiemme Arena di Tombolo il Vigoreal. A fare il punto in casa della squadra castellana è quindi il centrale rossonero classe '99 Fichal Salifou.

- Prima di tutto, come commenteresti il match disputato con il Marco Polo? Che tipo di gara hai visto?

“Penso che li abbiamo sottovalutati e avevamo tanti assenti. Per come è andata la partita e per come erano preparati gli avversari che conoscevano benissimo il proprio campo, se fossimo stati al completo forse avremmo lottato di più fin da subito, ma il risultato non sarebbe cambiato più di tanto perché ripeto, secondo tempo a parte dove ci siamo ripresi e li abbiamo affrontati a testa alta, li abbiamo sottovalutati. Avendo anche alcuni infortunati loro erano più grintosi e noi non rispondevamo: questo nella ripresa non è avvenuto e loro sono andati poche volte a tiro”.

- Lunedì avete dovuto giocare anche su un campo di dimensioni ridotte: questo fattore ha influenzato le vostre abitudini di gioco?

“Si, giocavamo su un campo piccolo a cui non eravamo abituati. Loro, naturalmente, padroneggiavano bene il terreno di gioco: erano veloci, con passaggi di prima, e ci hanno colti alla sprovvista. Noi, al contrario, infatti, non riuscivamo a esprimere il nostro gioco, c’erano pochi spazi e loro erano già rientrati quando cercavamo di andare su in attacco”.

Domani affrontate il Vigoreal: come si dovrà approcciare la partita sotto il punto di vista tecnico e mentale?

“Dovremo fare il nostro. Il Vigoreal va affrontato così come abbiamo affrontato il secondo tempo del match con il Marco Polo. Tuttavia c’è ancora il fattore delle assenze, che incide: giocare per un’ora complessiva, in pochi, si farà sentire. Mentalmente però dobbiamo aggredire l’avversario come fatto con il Marco Polo: così facendo penso che loro avranno poche possibilità di tenerci testa”.

l.m.