
18/02/2023 20:49
Il Futsal Pescara spreca una grande occasione per restare sulla scia delle teste di serie. Al Palarigopiano passa il Petrarca Padova (2-3) e i biancazzurri vengono risucchiati da Sandro Abate e L84. Restano a distanza di sicurezza ottava e (soprattutto) nona della classifica, ma i rimpianti restano. Altri punti persi lungo il cammino nelle gare casalinghe, che avrebbero potuto cambiare il volto della classifica di Mammarella e compagni.
A mettere la partita sul binario giusto per i veneti è l’approccio: determinati, aggressivi e decisi a sbloccare per primi, i ragazzi di Giampaolo rubano due palloni gestiti con leggerezza dai padroni di casa e si portano sullo 0-2 dopo soli 4’. Una mazzata a livello mentale per la squadra di Despotovic, che lentamente inizia a riallacciare i fili e prendersi il campo. Ma quando Fiuza para il tentativo di Murilo da due passi, si capisce che la serata sarà complicata. L’ex portiere dell’Acqua&Sapone non può nulla sul mancino perfetto del numero otto, che s’infila all’incrocio. I pescaresi accorciano sull’1-2 prima della sirena. Ma il pari è rimandato alla ripresa. Pronti via, Petrov ruba palla e spalanca a Bukovec le porte del paradiso: destro secco e 2 a 2. Palarigopiano in visibilio. Il Petrarca sembra accusare il colpo.
Caruso, però, regala ai padovani la “grazia”: solo davanti a Fiuza, allarga il compasso e spara fuori. Un errore che suona come una condanna. Mello e compagni giocano con il cronometro, tengono botta e nel finale escono dal guscio con la loro esperienza. Lamrabet – il migliore dei suoi – per due volte scappa a tutti e deve arrendersi solo al solito Mammarella (nella seconda chance aiutato anche dalla traversa). Si entra nell’ultimo quarto e la partita è in perfetto equilibrio. Serve un guizzo da fuoriclasse. E a trovarlo è l’eterno Foglia, che al limite dell’area si gira in un fazzoletto e manda la palla all’incrocio dei pali. E’ il clamoroso 2-3 degli ospiti. Despotovic deve ricorrere subito al portiere di movimento, ma il Pescara lo pratica con prevedibilità e il Petrarca si difende senza troppa fatica.
Anzi, potrebbe segnare il gol del ko a porta vuota. Quando ci prova Victor Mello, Micheletto lo disturba al momento del tiro, che si spegne sul fondo. Gli arbitri, distratti, non seguono l’azione e erroneamente estraggono il secondo giallo a Coco Wellington, mandandolo sotto la doccia e scatenando le ire di tutto il palazzetto. Un siparietto non all’altezza della serie A con direttori di gara e cronometrista che parlano tra loro, indicando Micheletto, ma la decisione presa dalla Fedrigo di Pordenone non viene rettificata. Clamoroso. Con un uomo in meno, il Pescara regge e ci prova fino alla fine, ma non ha la lucidità che servirebbe per strappare almeno un pareggio. Meglio pensare alla prossima, la difficilissima trasferta in casa dell’Olimpus Roma vice capolista.