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24/03/2021 14:00

Il rosso a Guerreiro e non solo: il Potenza Picena si fa sentire, Consolani adirato con gli arbitri

Commentare una partita conviene sempre farlo a freddo, sopratutto quando quella partita è stata condizionata da errori arbitrali più o meno importanti, che comunque hanno finito per lasciare il segno. Come il rosso esibito a Joao Guerreiro, portiere del Potenza Picena nel corso del match di Ancona: la capolista ha allungato nel finale ma senza quel provvedimento apparso ai più davvero eccessivo, probabilmente oggi staremmo a raccontare un altro epilogo, probabilmente no, però di sicuro non ci sarebbero stati gli stralci polemici che, seppur misurati, hanno accompagnato il post-gara del PalaCus dorico.

Spazio e parola al direttore generale Simone Consolani, che si sofferma su un altro aspetto sul quale riflettere.

“Come prima cosa - esordisce nella sua analisi riportata sul sito ufficiale del club potentino - faccio i complimenti al Cus Ancona, perché si è confermata squadra forte, giovane, determinata, corretta, che sta al primo posto non a caso. La loro vittoria non si discute. In secondo piano per scelta societaria, non vogliamo mai lamentarci pubblicamente delle decisioni arbitrali. E vorremmo evitare di farlo anche stavolta, seppure l’espulsione di Guerreiro, per tocco di mano fuori area ma con tre giocatori dentro la nostra area pronti a difendere, con il nostro quarto giocatore di movimento pronto a intervenire, a termini di regolamento è un errore oggettivo. Ma al di là di questo, ciò che proprio non ci è andato giù e vogliamo portare a galla, è - puntualizza deciso Consolani - l’atteggiamento tenuto dai direttori di gara nei nostri confronti. Non riportiamo le parole ma di certo non possiamo sorvolare né mancare di denunciare pubblicamente che quel tipo di atteggiamento non è ammissibile. Non lo è mai, da nessuna parte in causa durante una partita: calciatori, dirigenti, tecnici. Non lo è tantomeno da parte degli arbitri, che per ruolo dovrebbero essere i primi a delineare e quindi rispettare le regole, e su questo non possiamo sorvolare. Mi fermo qui - chiosa Consolani - ribadisco solamente i complimenti al Cus Ancona”.

Parole pesate, misurate, ma con un messaggio chiaro. Il campo, la prestazione e il risultato sono una cosa. Eventuali errori arbitrali un’altra. L’atteggiamento non consono un’altra ancora. E quest’ultimo non può scivolare via nel silenzio generale.