
12/03/2025 17:00
La Superaequum è arrivata a giocare la Final Four della Coppa Italia di Serie C mietendo sul suo percorso vittime illustri come le squadre di Campania (Barra) e Lazio (Pisana, che tra l'altro ha appena conquistato la promozione in Serie B), per non dimenticare il Venafro di Bizjak, a dimostrazione di un valore di gruppo innegabile. Quali sono state le peculiarità che la squadra ha saputo far valere e che le hanno permesso di superare, vincendo sempre, questi ostacoli importanti? Una domanda alla quale abbiamo invitato a rispondere il capitano della Superaequum, Andrea Rocchigiani.
“È stato un camminso, quello che ci ha portato alla Final Four, veramente impegnativo. I vari passi falsi durante la stagione ci hanno portato ad un percorso di crescita che ha finito per renderci un gruppo più affiatato e coeso”.
- Non è la prima volta che la Superaequum esce dall'Abruzzo per affrontare una competizione a valenza nazionale e che mette in palio un traguardo importante come il salto in Serie B. Come state vivendo l'attesa di questo evento e con quale atteggiamento vi state preparando?
“Viviamo quest’attesa con grande entusiasmo, sapendo che essere a Porto San Giorgio rappresenta un motivo d’orgoglio per tutti, giocatori, società ed il territorio. Non vediamo l’ora di vivere quei momenti”.
In semifinale, alla Superaequum è toccata una formazione di valore assoluto come lo Jesolo. Sarà una sfida senza appello: per molti una specie di finale anticipata.
- Andrea, cosa servirà per fronteggiare una rivale così importante e soprattutto provare a batterla?
“Per affrontare una squadra forte come lo Jesolo, servirà non sbagliare niente durante tutti i quaranta minuti: sappiamo che non ci concederanno margine d’errore. Per il resto servirà interpretare la gara come tutte le altre di questa stagione, tanto sacrificio per il compagno e lasciando tutto sul campo, e questo a prescindere da come andrà a finire”.
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