Mantiene i piedi per terra l’allenatore morbegnese, Gianmaria Craperi, conscio che fra 7 giorni a Mestre sarà durissima. Ma in ballo c’è un traguardo che non è stato mai raggiunto da nessun team valtellinese, ovvero l’A2.
"Loro sono una squadra tignosa che non molla mai. Non dispongono forse di grandi individualità, ma fanno del collettivo la loro forza. Hanno dimostrato per tutto l’incontro di crederci, anche in svantaggio di 4 gol".
Un risultato che soddisfa Craperi.
"Se mi avessero detto prima del match che avremmo vinto con tre reti di scarto avrei firmato. Sono contento, c’è forse un po' di rammarico per non essere riusciti a vincere con un gap più largo, ma dobbiamo tenere conto che mancavano anche Di Maggio e Ghezzi. Inoltre 10 mesi di stagione sulle gambe iniziano a farsi sentire. Andiamo a Venezia con fiducia consapevoli delle nostre possibilità".
Al ritorno il Bissuola per recuperare lo svantaggio sarà costretto a rischiare maggiormente rispetto a quanto fatto vedere a Morbegno.
"Tenteranno il tutto per tutto – avvisa Craperi -. Il campo più grande di cui dovrebbero disporre ci facilita e ci potrebbe permettere di esprimere un po' meglio".
Non si può non spendere due parole per l’eroe di giornata, Nicola Colombini, giocatore che è stato fuori per due anni per un grave infortunio al ginocchio, ma che ha lavorato sodo per tornare e ora sta giocando da protagonista questi playoff: un modello da seguire secondo il tecnico neroverde.
"Colombini è uno dei giocatori più forti di sempre in Valtellina, un esempio da seguire per tutti dal punto di vista umano. È stato operato al crociato, poi è rientrato in punta di piedi senza nessuna pretesa. Quando è arrivato il momento ha saputo dimostrare con i fatti che merita ampiamente la categoria. È un ragazzo che stimo in maniera particolare, senza togliere nulla a nessuno".