
04/05/2025 21:44
E sono tre. Tre trionfi, uno dietro l’altro, un’impresa mai riuscita ad alcun altro club, nemmeno a quell’Inter Movistar (che di Champions ne ha vinte cinque) o a quel Barça che hanno rappresentato per anni l’élite del futsal spagnolo ed europeo, oppure di quello storico Playas de Castellon che fece sue le prime due edizioni all’inizio degli Anni Duemila.
Il Palma alza al cielo la terza Coppa dei Campioni consecutiva, che mai come questa volta non ha avuto storia, perchè la squadra di Antonio Vadillo ha letteralmente dominato la scena di Le Mans, non tanto nella semifinale con lo Sporting, pur vinta per 3-0 ma con il risultato dilatatosi nelle battute conclusive, quanto nella finale con il Kairat Almaty, travolto senza condizioni (9-4) da una squadra che non ha sbagliato praticamente nulla, sfruttando con grande capacità e cinismo ogni minima occasione prodotta per andare al tiro, trovando in Fabinho, autore di ben quattro gol, un killer senza eguali.
LA CRONACA - Ci vogliono ben sei minuti per poter appuntare la prima nota di cronaca, che sancisce il vantaggio del Palma: gran tiro di Luan Muller appena superata la linea di metà campo, Ernesto non riesce nella deviazione ma trasforma l’occasione in un assist per il sinistro in corsa di Gordillo che infila Cavalcante. 1-0 al 6’03”. Il pareggio del Kairat arriva all’08’34”: Caio Ruiz converge dalla sinistra, sventola che colpisce la spalla di Neguinho e spiazza Luan Muller. Al 9’05”, sugli sviluppi di un calcio di punizione, altra stoccata di Caio Ruiz, Fabinho salva di testa sulla linea, palla che arriva ad Alisson ma Luan para in due tempi.
Il Kairat sembra più ispirato e va vicino al gol al 13’37”: punizione dai dieci metri, Zanotto allarga per Alisson che spara sull’esterno della rete. La risposta spagnola non tarda ad arrivare: al 15’23” grande giocata di Joao Victor, palla sul destro e conclusione potente che lambisce la traversa di Cavalcante. E al 18’ il Palma torna a condurre: tiro di Ernesto, Cavalcante respinge ma è Machado il più lesto a ribadire a rete il gol del 2-1 iberico. Passa meno di un minuto, Gordillo scarica per Rivillos, controllo in corsa e fendente di sinistro che gonfia la rete di Cavalcante per il 3-1. Squadre che tornano negli spogliatoi con il Palma che inizia a sentire più vicino il terzo successo consecutivo.
Che prende ulteriormente corpo quando, al 2’12”, Fabinho sfrutta l’erroraccio di Cavalcante contrastato da Marcelo e di prima intenzione indovina lo specchio della porta lasciata vuota per il 4-1. Al 3’44” ci prova Zanotto, Luan Muller para a terra, ancora il portiere del Palma dice no al solito Alisson al 4’27”. Zanotto è provvidenziale al 4’55” anticipando Marcelo sulla palla centrata da Gordillo. Ma la rete del 5-1 è cosa fatta al 6’49”: splendida intuizione di Joao Victor che pesca Fabinho abile a controllare e infilare con un rasoterra l’incolpevole Cavalcante. Poi Gomes manda la sfera a pochi centimetri traversa, decisiva la deviazione di Cavalcante: dal corner Rivillos serve Fabinho, sinistro micidiale e 6-1 al 7’28”. Timeout Kairat, si riprende con Alisson portiere di movimento.
8’34”, Luan Muller fa buona guardia sul sinistro di Alisson. Ma non è finita: al 10’50” ancora Fabinho azzecca un’incredibile parabola dalla sua area. 9’11”: Fabinho accendo una ripartenza fulminea, Rivillos appoggia a Gomes che firma l’8-1. Kairat che insiste per rendere meno vistoso il passivo e al 12’32” va a segno con Tursagulov che raccoglie al centro dell’area una rimessa laterale per battere Luan Muller. Al 15’13” segna anche Rashit, imbeccato da Cavalcanti ma bravo da posizione impossibile a trovare l’incrocio opposto. L’ultima emozione la regala Mateus Maia, servito da Joao Victor e abile a eludere Cavalcanti in uscita depositando in rete. Vadillo concede a capitan Barron la passerella finale: quanto basta per firmare con la fascia al braccio il terzo trionfo contiene tale del club delle Baleari. Per la statistica la prodezza finale di Arrieta per il 9-4 finale.
PALMA-KAIRAT ALMATY 9-4 (pt 3-1)
PALMA: Luan Muller, Rivillos, Joao Victor Neguinho, Fabinho, Marcelo, Barbieri, Carlos Barron, Bruno Gomes, David Pena, Ernesto, Gordillo, Machado, Mateus Maia, Charuto. All.: Vadillo
KAIRAT ALMATY: Cavalcanti, Edson, Tursagulov, Orazov, Arrieta, Serikov, Rashit, Dener Rodrigo, Zanotto, Caio Ruiz, Otanha, Guegue, Mendes, Alisson. All.: Marlon Velasco
ARBITRI: Veselic (Slovenia), Grabowski (Polonia) e Cerny (Repubblica Ceca); crono: Matkovic (Svizzera)
MARCATORI: pt 6’03” Gordillo (P), 8’34” Caio Ruiz (K), 18’ Machado (P), 18’56” Rivillos (P), st 2’12”, 6’49”, 7’28” e 10’50” Fabinho (P), 11’11” Bruno Gomes (P), 12’32” Tursagulov (K), 15’13” Rashit (K), 17’45” Mateus Maia (P), 19’38” Arrieta (K)
NOTE: ammoniti Fabinho (P), Carlos Barron (P), Orazov (K)
TERZO POSTO PER IL CARTAGENA - Gradino più basso del podio della Final Four di Le Mans che viene conquistato dai campioni di Spagna in carica del Cartagena, la squadra di Gabriel Motta, che nella finale di consolazione ha avuto la meglio dello Sporting di Alex Merlin dopo i calci di rigore (5-3 il risultato finale).