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17/08/2021 18:25

Sau va contro corrente: ''Questa riforma non fa bene all'A2, la vera sfida comincia sul territorio''

“E’ un girone molto, molto impegnativo”.


Senza peli sulla lingua, come è nel suo modo di fare. Daniele Sau non si attendeva certo “regali” prima delle vacanze estive riguardo la composizione di un girone A nel quale il suo Milano avrà l’obbligo di tenere alta la tradizione dei colori meneghini nella seconda categoria nazionale.


“Le venete - analizza il general manager del Milano - hanno sempre budget alti per allestire squadre competitive, noi come sempre proveremo ad ovviare con idee, scouting locale e passione”. 


- Ma quale sarà la scala dei valori?


“Mantova ed Hellas Verona in prima fila; poi a seguire Arzignano, 360GG Cagliari e Nervesa. Il Milano? Noi cercheremo di infilarci dove possibile, punteremo ad essere una mina vagante, una squadra da non poter affrontare con il sorriso sulle labbra”.


Obiettivo dichiarato dal 30 agosto, data del raduno al Seven Infinity di Gorgonzola, difendere il posto nella seconda serie del futsal nostrano. Da quest’anno parte la riforma dell’A2, nel giro di un triennio si scriveranno nuove modalità epocali. Ma Sau non è per niente convinto.


“Il progetto di riforma mi fa sorridere. Oggi la Serie A è a sedici squadre, due anni fa venne ripescato il Genova, arrivato sesto in A2, per arrivare a dodici, il prossimo anno chissà... Non è creare delle categorie di Élite la soluzione - dice Sau - bensì ridurre il numero dei non formati, ridurre per tre o quattro anni il livello, per creare una base di giocatori del luogo che consentano di disputare le categorie con costi contenuti, altrimenti diventa il calcio a cinque per pochi, quindi con società che durano quattro o cinque anni e spariscono. Noi abbiamo superato i 25 anni consecutivi di campionati nazionali, c’è qualcuno che può vantare questo record?”.


In effetti, una longevità quasi… (amichevolmente parlando) imbarazzante. Dunque, secondo il Sau-pensiero, il Milano cosa dovrà fare per restare in A2? 


“Intanto non abbiamo in programma di fare altri inserimenti, il mercato al momento è chiuso. Però una porticina ce la lasciamo sempre un tantinello aperta”.