
31/05/2024 08:45
Il conto alla rovescia è formalmente cominciato per il Sulmona, che domenica 2 giugno, alle 21, al PalaCattani di Faenza sfiderà il Soverato nella seconda finale dei playoff di Serie B, che assegnerà l’ultima promozione dal campo in Serie A2. Un vero e proprio appuntamento con la storia per il club peligno, capace di centrare il prestigioso traguardo alla sua seconda stagione nel nazionale ed ora fortemente intenzionato a farsi il più bel regalo che ci si potesse aspettare. Per capire gli umori in casa biancorossa abbiamo chiesto a Francesco Patricelli che aria si respira attorno alla squadra in vista di questa partita che va giustamente considerata come il momento sportivo più importante della storia del Sulmona Futsal?
“Il sentimento comune che si respira nello spogliatoio è un mix tra sana tensione, agonismo sportivo e serenità, in vista della partita più attesa della stagione. Abbiamo lottato duramente durante tutto l'anno, con l'obiettivo di arrivare fino in fondo e il momento tanto atteso è finalmente arrivato. È una gara importante per tutti, a partire da noi giocatori, per poi passare alla società e anche per i tifosi, che ci hanno fatto sentire il loro calore in ogni partita. In pochi hanno la fortuna di poter competere in occasioni come questa e noi ce la metteremo tutta per portare in alto il nome del Sulmona Futsal”.
- Avete superato tre step impegnativi battendo Terzigno, Casagiove e un Cures che nella gara di ritorno ha dato tutto quello che poteva rendendo amara la vostra ultima esibizione al PalaSerafini. Da queste vittorie quanto si è rafforzato secondo te lo spirito della squadra?
“I playoff sono stati il trampolino di lancio verso questa finale. Ogni partita ha contribuito a farci crescere individualmente e nel collettivo, rendendo la squadra più unita e competitiva. La sconfitta in casa ci ha dato modo di lavorare sugli errori, per arrivare ancora più preparati alla gara di domenica”.
- Domenica sera, appunto, c’è la sfida al Soverato. Come andrà impostata questa partita in cui affronterete non solo una squadra di altissimo livello per i giocatori presenti nel suo roster, ma che si giocherà senza avere possibilità di appelli?
“Le finali vanno affrontate con il giusto spirito, la fame agonistica e la pazienza. Sappiamo che andremo ad incontrare una squadra molto forte, ma siamo altrettanto consapevoli che il nostro roster non è da meno. Per questo motivo scendere in campo con la giusta testa sarà la chiave per portare a casa la partita”.
- A Faenza vi seguiranno almeno un centinaio di tifosi: quanto conterà il loro supporto in questa sfida che vale una stagione intera?
“Per noi è motivo di orgoglio sapere che un numero così importante di tifosi ci seguirà a Faenza per assistere a questa finale. La loro presenza sarà il sesto uomo in campo e noi ce la metteremo tutta per ripagare il loro impegno nell’affrontare questa trasferta, lottando dall'inizio alla fine della partita, con la speranza di coronare il sogno tanto atteso da tutti”.