#RoadtoF4, Lido di Ostia col vento in poppa. Di Ponto: "Per molti sarà una possibilità di riscatto"

Una cosa, intanto, è certa: il premio come miglior giocatore del big-match che il Lido di Ostia ha vinto sabato scorso con il Genzano è indubbiamente tutto suo. Perché Edoardo Di Ponto ci ha messo tanto del suo non solo per impedire la via della rete ai rivali, ma ha proprio calato la saracinesca conservando la porta imbattuta contro quella che era ritenuta una delle squadre più forti dell’intera seconda divisione. Complimenti più che legittimi per la prestazione di sabato, sia per la vittoria di squadra che per la una prestazione individuale che ha rasentato la perfezione. 


- Edo, concordi che la tua prova contro il Genzano è stata da Nazionale?


“Il mio obiettivo è quello di essere più costante possibile nelle stagioni e nel tempo, di non avere troppi alti e bassi perchè credo che questo faccia la differenza. La partita contro il Genzano ha avuto di per se una risonanza diversa, ma io provo a tenere il mio livello contro chiunque. In Nazionale va chi merita”.


E noi diciamo che Di Ponto un’altra chance se la meriterebbe eccome, perchè in effetti oggi potrebbe rientrare tranquillamente nella cerchia di estremi difensori tra i quali il Ct Bellarte potrebbe scegliere. Ma alla fine dei conti, sabato scorso contava una sola cosa: il Lido doveva vincere e ha vinto, portandosi a casa un 3-0 che vale tantissimo qualora fosse necessario ricorrere agli scontri diretti per stabilire la squadra da promuovere in Serie A a parità di punti finali.


- Insomma quella di sabato è stata una prestazione in cui non solo avete mostrato tanta concentrazione ma vi siete tolti il lusso di infliggere una severa sconfitta ad un avversario di assoluto spessore. Come ci racconti tutto questo?


“È stato un mix di bravura e fortuna, alcuni episodi sono stati favorevoli per noi, alcune partite senza un pizzico di buona sorte difficilmente le porti a casa. Dall’altra parte siamo stati molto bravi a tenere botta nei momenti di difficoltà, unendo le nostre forze con consapevolezza e intelligenza nel saper leggere i momenti della gara. Tutto questo ha fatto si che uscisse fuori la partita perfetta”.


- Il paradosso è che, nonostante tutto, nonostante questo rotondo 3-0, ancora non basta: speri nella giustizia sportiva, che possano venire restituiti i punti cancellati per i fatti giudicati a metà gennaio?


“Sinceramente le situazioni extra campo, dove noi giocatori non possiamo fare nulla, poco mi interessano. Il paradosso sta nel non esserci fatti condizionare, anzi tutt’altro: cercheremo di fare più punti possibili da qui a fine stagione, poi tracceremo una linea e vedremo quale sarà il risultato”.


- Sabato scatta la Final Four, in semifinale vi aspetta il Cesena. Che partita ti aspetti rapportandola a quella vinta nel precedente di campionato? Che Final Four sarà e quale speri possa essere il ruolo del Lido in questa competizione?


“Sarà una gara difficile come lo è stata in campionato, vinta a pochi secondi dalla fine contro una squadra organizzata, che ha avuto un ruolo da protagonista nel nostro girone. In più c’è una finale in ballo e i dettagli faranno la differenza. Il Lido andrà lì per aspirare al miglior risultato possibile: ci tiene la società, ci teniamo noi giocatori, e in particolar modo chi ha deciso di restare, nonostante la retrocessione, avrà una prima possibilità di riscatto nei conforti propri e del Lido”.