breaking news

01/12/2020 22:35

Cambia il protocollo dei Dilettanti: previsti test antigenici entro le 48/72 ore precedenti la gara

Era stato annunciato, eccolo servito su un bel piatto. Stiamo parlando del nuovo Protocollo per i Dilettanti, ossia il testo aggiornato che regolamenterà gli allenamenti e le gare delle squadre partecipanti ai campionati nazionali organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti, tra cui naturalmente anche quelli della Divisione Calcio a 5, maschili e femminili.

Sei pagine in cui vengono scritte le nuove norme per il comportamento che atleti e componenti degli staff tecnico-dirigenziali dovremmo osservare e rispettare per il contenimento dei rischi di contagio dal Covid-19. Norme che prevedono sostanziali novità, che già stanno creando rumore nel contesto del panorama della nostra disciplina, in quanto introducono l’effettuazione settimanale di testa antigienici in vista dell’impegno agonistico del weekend, test da eseguire entro un massimo di 72 ore dallo svolgimento della gara interessata. Per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale, la CMSF suggerisce di individuare, con criteri di scientificità, reale disponibilità sul mercato ed economicità, un test unico o assimilabile per validità, per tutti i singoli campionati.

Nel nuovo Protocollo vengono riportati i procedimenti da seguire nel caso di contagio, che sarà riconosciuto qualora l’esito dell’esame - che dovrà essere eseguito dal medico sociale o da un medico addetto al protocollo (il MAP), preferibilmente uno specialista in Medicina dello Sport della FMSI, di fatto il garante delle attività sanitarie del club - stabilisca la positività conclamata o la debole positività dei soggetti testati. In questo caso è richiesta l’effettuazione di un test molecolare PCR di conferma. Per quanto riguarda la raccolta del campione biologico (tampone rino-faringeo), essa deve essere comunque
effettuata da personale medico o paramedico adeguatamente formato. L’analisi e la refertazione dei test antigenici quantitativi sopra indicati dovranno essere effettuate da una struttura sanitaria pubblica o privata con regolare autorizzazione regionale

Il testo puntualizza anche i criteri per la determinazione dei casi sintomatici e asintomatici e i relativi comportamenti da tenere nel caso si venissero a riscontrare queste circostanze.

 

SCARICA QUI IL NUOVO PROTOCOLLO PER I DILETTANTI

 

N.D.D. - Prima pubblicato, poi tolto dal sito federale ma con il post rimasto per venti ore sulla pagina facebook della FIGC. Una gestione piuttosto disordinata quella della pubblicazione degli aggiornamenti del protocollo per i dilettanti, che ieri aveva sollevato un vespaio di polemiche per la presenza di un paragrafo in cui le società venivano sostanzialmente obbligate a creare una ”bolla” all’interno della quale, per dieci giorni, far procedere l’attività dei propri tesserati, con tanto di test di controllo ogni due giorni, dimenticando semplicemente che si stava parlando di dilettanti e non di professionisti.

Testo, dunque, ritirato e corretto opportunamente in diverse parti che si prestano ad una più razionale e opportuna applicazione da parte dei club del futsal, anche se le sacche di polemica restano e si continuano a ritenere insostenibili i costi per la sicurezza sanitaria. E questo mentre la LND tarda a prendere posizione e a venire quanto meno incontro alle società nella gestione economica di questa voce di bilancio per niente voluta.

Sarebbe opportuno che in piazzale Flaminio si valuti attentamente la possibilità di attuare la proposta avanzata in tempi non sospetti da Nino Mallamaci: far si che la seconda rata delle iscrizioni, in scadenza (dopo la proroga) questo mese, non venga versata e che la LND consideri quelle somme un contributo da devolvere ai club per la conduzione degli interventi mirati alla sicurezza sanitaria. L’unica soluzione oculata e applicabile suggerita in un momento in cui continua a dominare l’incertezza.

Che chi dirige le cose al secondo e al quarto piano ci mediti sopra...

cas.