Tra i prospetti del settore della Futura che stanno trovando
anche continuità in Prima Squadra con minutaggio, e gol (tre), importanti, c’è
anche Davide Laganà classe 2002. Una risorsa lui, come tanti altri, di cui mister
Fiorenza non si vuole assolutamente privare e, va sottolineato, non è neppure
facile lanciare giovani all’interno di un campionato di vertice come quello che
stanno conducendo i gialloblù, eppure i risultati sono positivissimi e sotto
gli occhi di tutti.
Davide, facciamo un passo indietro. Peccato per come è
terminata la partita col Catanzaro: la Futura anche nella gara di ritorno ha
dimostrato di essere stata in grado di mettere sotto i giallorossi, fermo
restando che non era una partita decisiva, il campionato è ancora lungo…
“Grande rammarico per il risultato, in quanto a una manciata
di secondi dalla fine la vittoria era alla nostra portata dopo una grande
prestazione. Sì, in ogni caso il campionato è ancora lungo e ci sono tante
squadre che puntano al primato”.
Come è andata questa settimana di allenamenti e come sta la
squadra?
“Credo che la stagione sia ancora molto lunga ed è ancora
presto per fare un bilancio, almeno per come è la mia abitudine. Di certo sono
molto contento di far parte di questo team che punta al primato e con massimo
impegno e umiltà spero di contribuire a questo obbiettivo”.
“Immediatamente, dal giorno dopo, il mister ci ha trasmesso
serenità e tanta voglia di conquistare nuove vittorie. La squadra è in fiducia
e si sta preparando al meglio per la gara contro la PGS Luce. Da parte nostra ci
sarà grande attenzione nonostante la differenza di posizione in classifica. Una
compagine da non sottovalutare, perché non vogliamo assolutamente fare passi
falsi. Andremo lì a giocarcela con grande rispetto per i nostri avversari”.
Quali sono i tuoi obiettivi?
“Ripeto, prima di tutto ottenere la vittoria del campionato con
questa società che mi sta dando una grande opportunità. Non capita tutti i
giorni di giocare al fianco di campioni come Cividini, Zamboni, Everton e
Tornatore, così come tutti gli altri veterani della squadra. In questo contesto
non posso che migliorare sotto tutti i punti di vista. Ovvio che il mio
obiettivo è raggiungere i massimi livelli con sacrificio e passione. La scelta
di lasciare il calcio per sposare questa nuova disciplina è legata proprio alla
voglia di misurarmi ai massimi livelli, ovviamente di tutto questo il giudice
sarà il campo. Io ci metterò sempre il massimo impegno e la massima umiltà”.
(foto: Tripodi)