13/03/2025 18:00

San Giovanni, la polemica (legittima) di Duri: "Giocare tre partite in quattro giorni? Una follia!"

Un “tour de force” quello che sta vivendo il San Giovanni in questo periodo. Cominciato con la sequenza ravvicinata di sfide che hanno incrociato le gare di campionato dapprima con i turni “festivi” delle sfide con il Levante nel turno inaugurale della fase nazionale di Coppa Italia e poi con quelle infrasettimanali del doppio confronto con il Boca. 


E non si può certo dire che la squadra di mister Leandro Duri arriveràe fresca come le rose nel fine settimana a Porto San Giorgio visto che nell'ultima settimana ha già affrontato Baraccaluga (appunto, nel ritorno dei quarti) e Cus Pisa (venerdì scorso in campionato: capolista ko in casa aretina) e si accinge adesso ad affrontare l'anticipo col Monsummano in programma giovedì sera. 


E' vero che il San Giovanni è una squadra di baldi giovanotti, ma tutti questi impegni ravvicinati non è che possano pesare sulla condizione complessiva? Un interrogativo al quale risponde proprio mister Leandro Duri.


“La verità è che è una follia giocare tre partite in quattro giorni - il mister si riferisce sia all’anticipo col Monsummano che alle due gare della Final Four di Porto San Giorgio previste sabato e domenica - e quelle che abbiamo giocato sono state con squadre forti come Baraccaluga e Cus Pisa. Tutte le altre squadre hanno spostato le loro partite alla prossima settimana: penso che in questo caso sarebbe dovuta intervenire la Federazione regionale della Toscana, visto che noi rappresenteremo la regione a Porto San Giorgio. Magari giocheremo con l’Under 19 e questo sarà un vantaggio per il Monsummano e uno svantaggio per le altre squadre che lottano per uscire dai playout: sicuramente Città di Massa e Chiesanuova non saranno contente. Ma abbiamo fatto di tutto per rinviare la partita e giocare con la squadra al completo, anche perchè vogliamo arrivare secondi”.


Una polemica comprensibile e assolutamente condivisibile quella di Duri, con il quale spostiamo l’attenzione sulla due giorni marchigiana. L'urna ha abbinato il San Giovanni, peraltro primo estratto, al Real Molfetta, formazione di grande esperienza ma come gli aretini terza nel proprio campionato. Sarà anche la partita che aprirà la Final Four.


- Mister, l’emozione del debutto e l'incertezza legata all'avversario potranno incidere sull'atteggiamento al match da parte dei tuoi ragazzi?


“Sì, è vero, nel gruppo vedo tanta soddisfazione, siamo tutti molto contenti. Il Real Molfetta è una squadra con tanta esperienza e con giocatori che hanno militato in Serie A2, ma a questo punto i piccoli dettagli faranno pendere il piatto della bilancia da una parte o dall’altra”.


- Arrivate alle finali con un biglietto da visita assolutamente di rilievo nella fase nazionale, con quattro vittorie nelle quattro partite condite da ben 33 reti realizzate. Cosa stanno a indicare relativamente allo stato di forma della squadra? Sono numeri che comunque ti rendono ottimista?


“Dobbiamo continuare a proporre il nostro gioco, non dobbiamo uscire dal nostro schema, che è sempre stato caratterizzato da una buona gestione e possesso palla. E’ un periodo che la squadra sta giocando molto bene (tra campionato e coppa sono be n undici i risultati utili consecutivi inanellati dal San Giovanni, n.d.c.), dobbiamo continuare così, giocando da squadra. È l'unico modo per consolidare l'unità del gruppo, sapendo ciascuno per cosa si gioca e a cosa serve ogni giocatore, pensando sempre al collettivo e non al singolo”.