
03/06/2021 19:45
Quando si parla di Douglas Nicolodi la cosa più normale alla quale si pensa istintivamente sono le mirabili giocate che questo laterale offensivo italo-brasiliano, nato a Mormaço trentatré anni fa, è in grado di regalare davanti a qualsiasi platea si esibisce.
Era già così quando Douglas giocava nelle giovanili dell’Internacional di Porto Alegre, il club più titolato dello Stato di Rio Grande do Sul dove ha cominciato a giocare mettendosi in mostra al punto da far presto le valigie peri Belpaese cercato e voluto da Leopoldo Capurso al Bisceglie. Così è stato anche in Puglia, ma soprattutto a Pescara, dove la stella del Folletto di Mormaço è diventata di prima grandezza. E la carta di identità che avanza non costituisce certo un problema, visto che Max Bellarte lo ha voluto tra gli azzurri nelle recenti gare di qualificazione per Olanda 2022.
Un giocatore, insomma, sul quale tanti club hanno messo gli occhi ma che in pochi hanno avuto la possibilità di averlo in campo. Un giocatore che fa ancora mercato e sul quale i riflettori della ribalta non smettono mai di puntare la propria luce. Ne sa qualcosa la Sandro Abate, che ha potuto beneficiare delle giocate di Nicolodi e che proverà a trattenerlo ad Avellino consapevole che sarà sempre un valore aggiunto per la rosa che sarà allestita.
Di certo gli estimatori non mancano per Douglas, anzi… per lui c’è sempre la fila. E tra le tante società che attendono pazientemente di capire cosa farà il Folletto nel prossimo futuro c’è anche quell’Olimpus che è appena salito sul palcoscenico più importante e che su quella scena vuole restare al più a lungo possibile, ben sapendo che per strappare applausi servono attori importanti. Tra i più gettonati c’è proprio Douglas Nicolodi, un Folletto a tutto tondo che chiunque vorrebbe in squadra, il genio e la sregolatezza fusi in un unico elemento. Massimo Abate riuscirà a tenerselo stretto a sé?
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