
19/03/2021 09:30
La vittoria con l'Olimpus del campionato di A2, la convocazione di Massimiliano Bellarte e molto altro. Niente male per un ragazzo che dopo ben venti mesi di stop a causa della pubalgia aveva pensato anche di smettere con il futsal. La storia di Alessio Di Eugenio si sta prendendo la sua rivincita dopo tanta sfortuna, alla quale però il laterale ha sempre saputo reagire.
"Stagione incredibile, se devo dire la verità non mi aspettavo un percorso con questi numeri. La nostra è stata una dimostrazione di forza, abbiamo dimostrato di avere una gran difesa ed un grandissimo attacco anche grazie ai grandi giocatori che abbiamo li davanti. La conclusione è meravigliosa, l'Olimpus è casa, è la mia famiglia. Il mio più grande sogno era raggiungere la Serie A con questa maglia, è una società che mi ha dato tutto, permettendomi di arrivare a questo punto, aiutandomi a superare l'infortunio e circondandomi sempre di grande fiducia. Felicissimo per la partita contro l'Active, ma ancor di più per quella contro l'Italpol, è la testimonianza che non vogliamo mollare, e a questo ci teniamo".
Tutto perfetto, considerando anche la chiamata in Nazionale alla corte di Massimiliano Bellarte.
"Un onore - racconta Alessio Di Eugenio - anche solo il fatto di essere scelto per stare in panchina, l'ambizione di un giocatore è sempre quella di dare il contributo in campo, ma poi ci si rende conto che in Nazionale c'è il meglio. Essere stato scelto è motivo di grande orgoglio, mi rendo conto forse del fatto che c'è chi meritasse più di me, ma è stato un attestato di fiducia di mister Bellarte. Bello aver partecipato alle due gare che hanno permesso all'Italia di passare il turno preliminare. Speriamo di poter guadagnare ulteriore fiducia con il tempo, perché solo il tempo può dare altre risposte".
Inevitabile, anche ad Alessio Di Eugenio, chiedere una dedica ed un pensiero finale.
"La dedica va a tutti quei ragazzi che hanno avuto meno minuti in campo, non per mancanza di voglia e impegno, ma quando sei in una squadra con così tanti giocatori il minutaggio diminuisce. Ci sono tante variabili che purtroppo non permettono a qualcuno di avere minutaggi importanti. Ma proprio questi ragazzi sono quelli che hanno tenuto unito il gruppo, che hanno festeggiato più degli altri e se c'era da impegnarsi lo hanno fatto più degli altri. Ho vissuto anch'io questa dinamica e so quanto è difficile, rimanendo sinceri e veri in quello che si fa, sono super fiero di loro e li stimo, sinceramente. Quindi la dedica va a loro, che sono la struttura portante della squadra".
esp.
Foto: Gazzetta Regionale
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