La Drago Acireale (tre punti in tre gare), ha osservato il turno di riposo, occasione propizia per fare il punto della situazione a trecentosessanta gradi con il direttore dell’area tecnica, Giuseppe Caruso. Vari i temi toccati, dal livello di questo girone di Serie B ai primi risultati della fusione da cui è nata la Drago Acireale: formazione allenata da Seby Scandura, con a capo della dirigenza il patron Cristian Ereddia.
- Avete allestito una dirigenza di prim’ordine, coperta in ogni ruolo e con persone competenti. In questi primi mesi come sta andando? Come vi trovate? Possiamo dire che l’unione fa la forza? Ci sono risultati (di ogni tipo, commerciale, sportivi e/o relative collaborazioni) che senza la fusione non sarebbe stato possibile raggiungere?
“La fusione è stata fatta in primis perché non avrebbe senso avere due squadre di Acireale nella stessa categoria quindi, con la fusione, diciamo che ci siamo sposati per colmare, l'una con l'altra, quello che mancava, e stiamo andando abbastanza bene”.
- Come giudica l’avvio di campionato? Sia sul piano dell’approccio alle gare, delle prestazioni e dei risultati? Che idea si è fatta del livello del torneo?
“Sicuramente siamo partiti con un calendario a noi non amico perché nelle prime sei partite giochiamo contro le quattro pretendenti alla vittoria del campionato. Per quanto riguarda l’approccio alle partite: abbastanza bene, anche se siamo consapevoli che dobbiamo lavorare tanto perché abbiamo allestito una squadra molto giovane e la maggior parte dei giocatori è la prima volta che disputano un campionato nazionale. Il campionato di quest'anno è molto più competitivo rispetto a quello precedente e anche rispetto a due, tre anni fa; basta solo pensare che ragazzi del calibro di Lo Cicero o Basso, quest'anno stanno facendo la Serie B. Per quanto riguarda i risultati - aggiunge Caruso - sinceramente io li guardo a fine dicembre e a fine aprile; sono dell'idea che quello che hai ottenuto sul campo è quello che ci siamo meritati. Ma di una cosa ne sono certo: abbiamo un grande gruppo, forse il più forte che ho avuto fino ad oggi, che insieme al mio staff lavora tantissimo senza risparmiarsi mai e di questo ne sono orgoglioso; sono sicuro che alla fine l'obiettivo prefissato dalla società che vuole una salvezza più tranquilla sarà centrato in anticipo”.
- In fase di presentazione della fusione avete chiaramente detto di puntare al settore giovanile? Che riscontri state avendo, in termini di risultati, partecipazione e adesione?
“Per quanto riguarda il settore giovanile abbiamo allestito sia Under 17 che Under 19. La 17 è il primo anno che la facciamo e sono molto contento perché abbiamo un buon numero e, come primo anno, non me lo aspettavo; sono sicuro che mister Conti li farà crescere molto. Per quanto riguarda l’Under 19 è un gruppo che mi riporto dall'anno scorso quando erano sotto età e quest'anno non potevo fare scelta migliore di farli allenare da un grandissimo mister come D'Agostino che ha trasformato questo gruppo e già siamo a due vittorie su tre in un campionato nazionale: sono molto contento per i ragazzi perché è un grande gruppo unito e sono sicuro che tanti potranno fare anche il salto in prima squadra”.
Sempre in fase di presentazione avente lanciato l’obiettivo/sogno di avere un Acireale composto interamente da acesi. È un percorso a medio-lungo termine ma, in fondo, anche un ritorno al passato per chi conosce la storia del futsal targato Acireale…
“Si, questo sarebbe il mio sogno. Ad inizio anno avevamo fatto una squadra di gente locale e della provincia di Acireale, ma quasi al gong di mercato abbiamo preso Sviercoski perché, ripeto, questa Serie B forse è la più forte e competitiva degli ultimi anni”.
Ludovico Licciardello