
02/12/2022 20:33
La prima cosa che balza agli occhi è l'inversione di tendenza registrata nelle ultime settimane. Ma si sapeva che le gare con Mattagnanese, OR e Bologna custodivano un coefficente di difficoltà importante. Con il portiere Salvatore Faiella, analizziamo la seconda parte di un mese di novembre che non è stata particolarmente favorevole alla Vigor Fucecchio.
- Cosa puoi dirci comunque della prestazione complessiva offerta dalla squadra in questo trittico?
“Eravamo coscienti delle insidie che avrebbe nascosto il mese di novembre, quindi abbiamo deciso di affrontare queste sfide allenandoci a testa bassa e mettendocela tutta per riuscire a raccogliere il più possibile da queste giornate. La prima con la Mattagnanese, forse perché ancora sulle ali dell’entusiasmo, siamo riusciti a giocarcela quasi alla pari, spesso indirizzando la partita a nostro favore ma capitolando alla fine. Contro OR e Bologna abbiamo mostrato di essere battaglieri fino alla fine senza stare a guardare l’avversario ma giocando il più possibile le nostre carte”.
- La classifica al momento non desta preoccupazioni: ritieni che rispecchi quello che la Vigor ha fatto vedere fino a questo momento del suo cammino?
“Dalla prima partita abbiamo dimostrato che la Vigor non è una squadra in grado di accontentarsi: vogliamo migliorarci partita dopo partita, prendere le gare difficili come sprone per dare il più possibile sia alla partita stessa che agli allenamenti. La classifica ci vede circa a metà, cosa impensabile a inizio anno, ma il campionato è lungo e non permette di rimanere tranquilli”.
- Domani test importante in casa con l'Atlante Grosseto: che tipo di partita avete impostato per affrontare una formazione che come le precedenti ha anche importanti individualità?
“Il nostro compito è quello di affrontare ogni partita come se fosse tatticamente a sé stante ma mentalmente l’atteggiamento nell’affrontarle deve sempre rimanere lo stesso: mai mollare, mettere in mostra il nostro gioco, aiutarsi e dare sempre il 100% per ognuno. Lo spirito che vedo nei miei compagni è sempre lo stesso che ho visto ad inizio anno, quando ancora tutto appariva come un sogno: adesso siamo consapevoli che mantenendo questa mentalità ci si possa regalare una prima annata in B indimenticabile”.