Fresco di rinnovo e pronto ad una sfida complessa, intrigante e stimolante, tutta da vivere. E' dopo il rinnovo con la Futura, che l'ufficio stampa del club calabrese ha parlato con il capo allenatore dei gialloblu, mister Fiorenza.
- Un rinnovo che ha il sapore di formalità?
"Assolutamente no. Ogni società che si rispetti, come ogni anno, è corretto debba fare le sue valutazioni che non passano solamente da quel che sono stati i risultati sul campo. Il rinnovo con la Futura m’inorgoglisce parecchio anche perché devo davvero tanto alla dirigenza ed a questa società. Hanno sempre creduto in me e nel mio lavoro e credo di aver ricompensato la fiducia. Adesso, dobbiamo fare uno step successivo significativo. Ripartiamo da zero".
- La nuova progettualità?
"Io credo che la società abbia fatto un lavoro enorme. Mi ha presentato un quadro della situazione completo ed intrigante che ho condiviso sin da subito. Giocatori come Humberto Honorio ed Eriel Pizetta sono atleti molto importanti e sicuramente daranno un contributo grandissimo, ma, è scontato dirlo, le conferme del capitano Cividini, di Falcone, Paolo Parisi, Scopelliti e Modafferi, insieme a tutto il gruppo under, sono altrettanto importanti. Abbiamo nel roster un grande “mix” che può, sicuramente, farci togliere grandi soddisfazioni. Tutto questo senza dimenticare il rientro di Tino Mallimaci e gli inserimenti di Labate e Iennarella. Sarà un campionato non facile da punto di vista strettamente logistico, considerate le tante trasferte che dovremo affrontare. Ci sono tante squadre tutte di un ottimo livello e non credo esista una squadra “ammazza-campionato”.
- E sull'arrivo di Humberto Honorio?
"Impossibile paragonarlo ad un campione di calcio a undici. Potremmo dire Del Piero, Baggio o Maldini per tutto quello che ha vinto. E’ una vera e propria icona del nostro sport, ma unisce al suo blasone un’umiltà impattante, confermata dai tanti messaggi che ho ricevuto un minuto dopo dall’uscita della notizia. Durante la sua carriera in tanti hanno potuto conoscere ed apprezzare le sue immense qualità. E’ un giocatore di una leadership stratosferica, anche perché io amo definirlo un leader “silenzioso”: fa parlare il campo, fa parlare i fatti. Tutto questo è importante e significativo anche per le crescita dei nostri ragazzi. Credo, senza nessun dubbio di dover essere smentito, che il colpo di Nino Mallamaci è un colpo per l’intero movimento calabrese, per l’intera provincia reggina. E’ un vanto per noi, ma solo assemblando al meglio il suo talento con quello di tutti gli altri effettivi faremo bene. Non ci dimenticheremo mai che siamo una squadra ed i giocatori che abbiamo nel roster sanno di cosa sto parlando e lo hanno dimostrato in questi anni".
- E Cividini?
"E’ un giocatore imprescindibile per questa squadra. E’ il nostro capitano. Ha dato un apporto importantissimo, è la verità. Come lui, tutti gli altri .Non dimentichiamoci della crescita di Paolo Parisi. Quel che ci siamo detti è che la sua crescita è appena iniziata, con il suo potenziale, merita la massima serie. E’ diventato un portiere di assoluta categoria".
- Il momento dello sport a Reggio Calabria?
"E’ complesso, molto complesso. La situazione della Reggina è l’emblema del momento problematico che stiamo vivendo. Il nostro volo in A2 Élite, invece, oltre a gratificarci, fa capire quanti sforzi e quanta passione ci metta la nostra dirigenza, un percorso da elogiare e valorizzare. Sono sicurissimo che al Palattinà di sarà il “pienone”: è successo nella passata stagione e sono certo che sarà così anche nella stagione che si va ad aprire".
- Angelo Saccà?
"E’ stato il mio mister, il mio team manager, mi ha visto crescere, mi conosce da quando ho 16 anni, mi ha visto calcare il parquet della Serie A. Sono fortunato ad averlo".