
01/10/2023 17:33
A due settimane dal via, il Canicattì è ancora un cantiere aperto. Mister Giuseppe Castiglione si presta a fare il punto della situazione sulla sua squadra l’indomati del test con il Barcellona, valutando la condizione del gruppo, l'inserimento dei nuovi e le indicazioni che hanno dato le amichevoli.
“siamo nella fase di ricerca delle affinità di coppia. È una squadra rinnovata per 7/12. Sono andati via oltre 75 gol... dobbiamo fare il conto anche con la diminuzione del numero dei ‘non formati’, che vuoi o non vuoi fa diminuire la qualità e l’esperienza. Abbiamo cercato di inserire giocatori con caratteristiche specifiche come Piovesan, che è un pivot con 360 gol ufficiali, Vinicius che è un grande metronomo e ha grande verticalità, Scervino che è un altro giocatore con esperienza e che i suoi gol li fa sempre. Abbiamo inserito Ciccio Foti, di proprietà della Meta e che ha già esperienze in A2 nonostante la giovane età. Abbiamo il blocco dei ‘nostrani’ vicini al comprensorio canicattinese, dai quali mi aspetto quel qualcosa in più vista l'esperienza accumulata nei campionati nazionali. Ancora siamo un po imballati - ammette Castiglione - ma sicuramente in crescita. Riusciamo a creare molto, purtroppo concretizziamo meno, magari a causa del dispendioso lavoro in fase difensiva che comporta la perdita di lucidità. Sono certo che riusciremo ad essere più equilibrati da qui alla prima di campionato”.
- Quali le aspettative per il campionato in arrivo, alla luce delle complessità del girone?
“Per gli obiettivi sono certo che, se tutti lavoreremo con impegno e dedizione, riusciremo a toglierci qualche bella soddisfazione. Il girone sarà tosto, anzi tostissimo, perché ci aspettano quattro derby siculi e sappiamo tutti, al di là del rispetto reciproco, che queste partite hanno una componente emotiva diversa, comunque bellissima. C’è una sola calabrese, il Lamezia dell'amico Bebo Carrozza, pronta ad essere sempre protagonista. E sei pugliesi. Ho già avuto il contatto con le squadre di quella regione e se c'è un comune denominatore, al di là della distanza chilometrica, è che sono squadre organizzate e che non mollano per tutti i 40' effettivi”.