L'Olimpus pesca sul lago di Como: c'è Javi Roni in direzione della Capitale (al posto di Marcenio?)

C’è un detto, tra i più conosciuti della nostra tradizione culturale, che dice “prendere due piccioni con una fava”, ossia risolvere due situazioni in un colpo solo. E’ quello che alla fine avrà pensato nella squadra di #futsalmercato dell’Olimpus, visto che davanti alla concreta possibilità di riuscire a mettere finalmente le mani su qualcosa di pesante in questa stagione, avranno tutti convenuto che sarebbe stato meglio ottimizzare gli investimenti, evitando bagni di sangue economici anche poco opportuni, portando a casa un giocatore che Daniele D’Orto non solo avrebbe potuto impiegare proficuamente in prima squadra allargando la colonia di giovani, ma anche impiegare contestualmente nella formazione Under 23 che da ieri fa parte del lotto delle candidate alla vittoria della Coppa della Divisione.


Perchè, dunque, non sfruttare la circostanza e portare a Roma un giocatore come Javi Roni (al secolo Javier Ignacio Gomez Nsue) che, fatte le debite valutazioni, può rispondere all’uno e all’altro interrogativo? E così l’affare sarebbe stato fatto, con l’Olimpus e il Lecco che avrebbero trovato l’intesa per la cessione del cartellino, che passerebbe dal club lombardo a quello di Roma Nord e mister D’Orto che non solo si troverà nella faretra una freccia di 22 anni che tra i grandi ha già dimostrato di poterci stare (in Spagna con ElPozo Murcia, in Italia con Real Rieti, Aniene e Pistoia) ma che alla bisogna sarà sicuramente un valore aggiunto di assoluto pregio nel roster che in condivisione con Fabrizio Reali, D’Orto vuole lanciare verso la conquista della Coppa della Divisione.


E Marcenio, direte voi? La trattativa si era di fatto complicata, visto che le clausole previste per la cessione costituivano un elemento decisamente impattante, e a malincuore l’obiettivo di portare in Italia una delle grandi stelle del futsal internazionale e magari vederlo all’opera già nel corso del girone di ritorno, è stato riposto nel cassetto dei desideri. Che se ne possa riparlare più avanti? Tutto è possibile… soprattutto se l’accento Blues avrà cadenze più europeizzate.