
25/05/2021 21:00
Una location elegante, tanti sorrisi. Quelli di chi vuole godersi il salto tra i grandi, un traguardo storico. Si rimane quasi sorpresi varcando il cancello del Castello della Spizzichina, un castello medievale nel cuore di Roma dove l'Olimpus ha celebrato il passaggio in Serie A, dove ha suggellato una stagione unica, a modo suo, e non solo per tutte le vicende relative al Covid.
Tutta la società presente, con i dirigenti cordiali, disponibili, tutto nel pieno rispetto nelle normative vigenti, tutto minuziosamente studiato ed organizzato, in un luogo che ha funto da cornice perfetta. Il presidente Andrea Verde a fare gli onori di casa, un saluto ed un sorriso per tutti, nessuno escluso, proprio lui che poche ore prima, per la prima volta, si era seduto al tavolo "dei grandi", quello della riunione di presidenti di Serie A andata in scena presso il Salone d'Onore del CONI.
Gioia e compostezza, quella di una società che sembra avere ben chiara la direzione da prendere e capace di costruire le sue fortune passo dopo passo, con la spinta propulsiva di Daniele D'Orto, uno di quelli che, immaginiamo, non ha nessuna voglia, anche in Serie A, di partecipare e basta. L'Olimpus vuole lasciare il segno anche tra i "grandi" , non essere semplicemente di passaggio. E questo lo si percepisce anche dalla compostezza e dall'organizzazione di una cena di gala nella quali, ai tavoli, ci si ritrovava semplicemente a parlare di futsal. Senza eccessi.
Un passo alla volta l'Olimpus si è fatto strada ed è pronto a tagliare nuovi traguardi frutto anche di una grande organizzazione.
esp.
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