
26/02/2025 11:15
Viene immediatamente da pensare a cosa accadde in Roma 1927-Feldi Eboli dello scorso 19 gennaio. Ricordate? Quando mancavano due soli minuti alla sirena la squadra di D’Orto era sotto per 6-3 eppure con i gol di Fortino, Biscossi e Marcelinho riuscì a pareggiare a 20” dalla fine, sbagliando addirittura con Robocop il rigore che avrebbe potuto regalargli una clamorosa vittoria. Ebbene, ieri sera a San Rufo, si sono rivissuti quei momenti: Sala avanti 2-0 allo scoccare del penultimo minuto effettivo, Roma 1927 in campo con Dimas quinto di movimento ed ecco arrivare prima il gol dell’1-2 di Marcelinho (18’08”) e poi il 2-2 di Dimas (18’53”). Ma stavolta c’è il lieto fine giallorosso, perchè a sei secondi dal gong ancora Marcelinho sfrutta la giocata dal fondo di Dimas per insaccare alle spalle di Fiuza il gol del 3-2 che vale la vittoria.
Basterebbe questo per raccontare per grandi linee uno Sporting Sala Consilina-Roma 1927 che nessuno avrebbe mai immaginato finisse con la sconfitta del Sala o, girando la frittata, con la vittoria della Roma 1927. Anche perchè, per quello che il cronista ha potuto appuntare sul proprio taccuino le occasioni da rete si sono sostanzialmente equivalse e alla fine, come accade sovente in questi casi, sono stati proprio gli episodi a fare la differenza, baciando stavolta la squadra di Reali, al quale va riconosciuto il merito di aver creduto nella possibilità di rimontare il doppio svantaggio e nel minuto finale, insistendo con Biscossi portiere di movimento, anche di vincerla. Demonizzando in maniera definitiva proprio quella domenica sera di Cisterna e di quel rigore sbagliato da Fortino con la Feldi.
La risultante? Tre punti che consentono l’aggancio al Genzano battuto nel turno precedente, per un quarto posto che rafforza le aspettative di una squadra che sta definitivamente acquisendo le proprie convinzioni su un potenziale indiscutibilmente di qualità ma che aveva la necessità di essere oliato nelle sue dinamiche e nei suoi raccordi. Insomma, adesso la Roma 1927 veramente c’è!
LA CRONACA - Nei primi minuti era stata proprio la Roma 1927 ad andare vicina al vantaggio, con Isgrò che ha centrato il montante della porta di Fiuza. Il Sala ha comunque spinto con maggior decisione trovando il vantaggio al 5’29” con Arillo pescato da una rimessa da fondo campo di Edelstein: bella la giocata dell’attaccante che scaricava la palla sotto l’incrocio di Caique. E dopo un minuto ancora Edelstein dalla linea laterale, offriva a Diaz il pallone del raddoppio: sinistro micidiale, palla sotto la traversa e 2-0 Sala al 6’09”. Un primo tempo in cui non ci si annoia anche se poi bisogna aspettare quasi il 13’ per registrare un’azione pericolosa del Sala con Delmestre: la Roma 1927 ci prova con Biscossi e Marcelinho, ma è Caique a salvare la propria rete nell’ultima offensiva salese prima del riposo, dicendo no a Vidal (19’42”).
Giallorossi decisamente più propositivi in avvio di ripresa, con grande occasione per Murilo al 4’, sul quale Fiuza è provvidenziale. Anche Caique deve superarsi all’8’ sulla botta di Igor innescato da Arillo, ma è la Roma 1927 a spingere, con le occasioni che capitano sui piedi di Biscossi e Marcelinho: Fiuza è attento, ripetendosi anche pochi secondi prima del 14’ sulla conclusione ravvicinata di Isgrò.
E’ a quel punto che Reali decide di giocarsi la carta di Dimas quinto di movimento, rischiando di prendere anche il 3-0 quando la parabola di Carducci dalla sua area finisce di un niente fuori dello specchio della porta. Ed è quella la circostanza che paradossalmente fa da apripista ai due minuti di fuoco che portano la Roma 1927 alla vittoria e il Sala a dover incassare un ko che da parte gialloverde viene letto come una vera e propria beffa. Anche perchè sul 2-0, a due minuti dalla fine, alzi la mano chi, a San Rufo, si sarebbe immaginato una finale del genere.
Si vedono solo quelle di fede giallorossa, perchè stavolta il lieto fine c’è stato.
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