Fabrizio Reali, allenatore di questa squadra vincente, ci spiega i motivi che hanno portato a questo trionfo: "l'impatto alla gara è stato importante, andare in vantaggio dopo pochi minuti ci ha permesso di focalizzarci sul concedere il meno possibile, cercando contestualmente di mantenere il controllo della gara, sia con il possesso palla sia mantenendo gli avversari il più lontano possibile dalla nostra porta. Anche nel secondo tempo siamo partiti bene, per essere poi bravi a soffrire durante le inferiorità numeriche, prima per l'espulsione di Cutruneo e poi per il portiere di movimento avversario".

Cosa significa aver completato questo triplete di categoria (Coppa Italia, Campionato e Supercoppa)?

"È il coronamento di un'idea, un progetto iniziato tre anni fa, che ha già portato molti di quei ragazzi a esordire in A. Bisogna aggiungere che sono circa 18 mesi che non perdiamo una partita, oltre al fatto di essere i primi a raggiungere questo triplo risultato da quando esiste la categoria. Tutto ciò è però sempre nell'ottica di garantire ai nostri giocatori una crescita ottimale".

A proposito di crescita, quali di questi faranno a breve parte del roster della prima squadra?

"Intanto cercheremo di portare il maggior numero di 2006, che sono al loro ultimo anno di Juniores, poi i 2007 e i 2008 avranno l'opportunità di potersi formare più a lungo. In ogni caso parliamo di ragazzi che sono pronti a giocare se non in A, in A2 Élite.

In chiusura poi volevo sottolineare una gestione un po' particolare dei premi individuali, che nonostante abbiamo trionfato in tutte le competizioni, non vengono assegnati ai nostri giocatori. Ieri per esempio Miquel è stato fondamentale in entrambi i nostri gol e ha poi stretto i denti nonostante un infortunio, si sarebbe sicuramente meritato il premio da MVP. Chiedo un po' più di attenzione su questo aspetto perché anche per i ragazzi può essere molto importante".

Fabio Neroni