Una gara di ritorno che s'ha da giocare: la Drago Acireale è volata a Belluno passando per... Malta!

La prima cosa da dire alla Drago Acireale è semplicemente “chapeau”. Perché quello che hanno fatto i dirigenti acesi per rispettare l’impegno sportivo di domani pomeriggio in casa della Canottieri Belluno e giocare regolarmente la gara di ritorno del primo turno dei playoff per l’ammissione in Serie A2 è a dir poco ammirevole. E viene subito spontaneo ammettere che davanti alle condizioni che si erano create, che quasi suggerivano di dare forfait (questo a prescindere dal risultato) il senso del rispetto e del dovere sportivo ha prevalso su tutto.


Ma cosa è successo? Tutti sono a conoscenza che l’abbinamento sulla carta meno sensato del primo turno dei playoff cadetti era proprio Drago Acireale-Canottieri Belluno. Vogliamo sorvolare sul fatto che in piazzale Flaminio, alla luce delle necessità legate alla copertura di due posti che rimarranno vacanti nell’organico della prossima A2, avrebbero potuto intervenire per tempo sul regolamento dei playoff modificandone la formula di svolgimento ma - badate bene - senza penalizzare nessuno. D’altronde, questo insolito abbinamento va inquadrato nell’obbligo di statuire  una forma meritocratica per assegnare i posti disponibili nella Serie A2 della prossima stagione, che si svilupperà contestualmente alla nascita della nuova Serie A2 Elite: per cui ci sentiamo di dire che la formula studiata dalla Divisione è in questo senso assolutamente condivisibile. 


Però, quando la sorte ha creato questo abbinamento, con la Canottieri Belluno attesa all’andata ad Acireale e la Drago che avrebbe poi reso visita ai dolomitici, pur nella consapevolezza che si sarebbe tutto risolto felicemente con un volo aereo, nessuno aveva messo in preventivo lo sciopero del settore aereo prima dichiarato per la giornata di oggi e poi posticipato al 4 giugno, che però ha portato alla cancellazione di alcuni voli sulle tratte in partenza da Catania verso più località della Penisola, tra le quali Treviso. Ossia l’aeroporto dove sarebbe dovuto atterrare il volo Ryanair delle 11,50 da Fontanarossa, sul quale avrebbe viaggiato metà della comitiva acese, perchè l’altra metà, per questioni legate alla carenza di posti, sarebbe partita stasera (e in effetti partirà da Catania alle 20). 


Che fare allora per risolvere questo problema inopinato e improvviso? Studia e ristudia gli operativi dei voli l’unica soluzione decente era rappresentata da un volo Catania-Treviso con uno scalo. Ma non a metà percorso… a Malta! E così la prima parte della comitiva etnea si è imbarcata su volo Air Malta che l’ha portata a La Valletta e da lui ha cambiato volo e al momento in cui scriviamo l’aereo della Ryanair sta raggiungendo l’aeroporto di Treviso. Roba insomma da non credere!


In tarda serata ci sarà il ricongiungimento tra le due parti della comitiva, che sarà possibile dall’amichevole supporto dato dalla dirigenza della Canottieri Belluno, che si è messa disposizione facendo la spola tra il capoluogo dolomitico e gli aeroporti di Treviso e Venezia per trasportare giocatori e accompagnatori della Drago verso la sede prescelta per il soggiorno in Veneto. Domani, alle 17,30, si scenderà in campo col risultato dell’andata (5-1 per la Canottieri) che inciderà in maniera rilevante sullo svolgimento della gara di ritorno e poi, domenica mattina, è prevista la ripartenza verso la Sicilia.


Per quanto ci riguarda non abbiamo nulla da dire oltre i meriti che abbiamo espresso soprattutto per la volontà della società catanese di voler comunque giocare domani a tutti i costi, ma anche per il senso di collaborazione che ha mosso la Canottieri Belluno. Ci aspettiamo, semmai, un’iniziativa istituzionale di riconoscimento delle spese sostenute, perchè, al di là dei vincoli imposti dai regolamenti, c’è sempre un aspetto legato al rispetto dei valori sportivi che piazzale Flaminio in questa circostanza avrà il dovere di tenere in forte considerazione.