14/02/2024 22:20
L'Antenore Padova continua a sognare in Coppa Italia di Serie C. La vittoria per 3-1 ottenuta lunedì con il Neugries nell'ultimo turno del triangolare A ha consegnato alla formazione patavina l'accesso ai quarti di finale, dove ad attenderla, tra il 27 febbraio e il 5 marzo, ci sarà il Villafontana, compagine emiliana capace di ribaltare nel match di ritorno giocato ieri la Nuova Juventina. I ragazzi di mister Andrea Rozzato entrano così tra le migliori otto squadre della categoria, ma come ha sottolineato lo stesso tecnico dell'Antenore nel nostro post-gara, si punta a ben altro.
"C'è sicuramente grande orgoglio - ci conferma Rozzato quando gli chiediamo cosa significhi stare tra le prime otto -, ma si tratta di un risultato effimero se non raggiungiamo la Final Four, vero traguardo concreto nel percorso di Coppa. Certo, a livello statistico siamo effettivamente tra le migliori otto d'Italia, ma non possiamo sederci sugli allori. C'è almeno un altro step da fare per poter dire di aver raggiunto qualcosa di davvero importante".
- Che partita è stata quella con il Neugries? Qual è stata la chiave per portare a casa la vittoria?
"Con rispetto per l'avversario mi sento di poter dire che è stata una gara che abbiamo controllato praticamente per la sua interezza, eccezion fatta per alcuni episodi e palle inattive al limite della nostra area. Abbiamo sfidato una squadra motivata e fisica con un'idea chiara, ma credo sia oggettivo dire che ha vinto la squadra migliore. La chiave della vittoria? Quello che ci contraddistingue da un anno e mezzo a questa parte: qualità, intensità e una profondità di rosa che ci permette di mantenere un ritmo importante durante tutta la gara. I ragazzi sono stati bravi, ma abbiamo sbagliato davvero troppe troppe occasioni".
- Restate impegnati su due fronti importanti, ma paradossalmente questo successo può darvi ancora energie in più, specie sul piano mentale, per provare a infiammare ulteriormente la corsa al titolo?
"A meno che le prime due non stecchino la gara di venerdì, e non credo accadrà, per noi sarà da dentro o fuori già con il Marco Polo. Possiamo solo vincere in attesa degli scontri diretti. Se da una parte questa Coppa ci sta dando consapevolezza, e aumentando il carico di esperienza, dall'altra è chiaramente una competizione che ti porta via tante energie. La squadra sta rispondendo comunque egregiamente, so per certo che non molleremo e lotteremo in ogni minuto di ogni gara".
- Ai quarti sarà sfida al Villafontana di giocatori importanti come Revert e Lopez, giusto per fare due nomi. Avete già cominciato a studiarli?
"Sì, qualcosa abbiamo visto grazie all'anticipo della nostra gara che ci ha permesso di seguire in diretta la loro partita. Revert è chiaramente un giocatore fuori scala per la categoria. Una variabile importante sarà sicuramente il loro campo di 34 metri in gomma rispetto al nostro 40x20 in parquet: solo questo cambierà la dinamica delle due partite che saranno profondamente diverse. Loro partono sicuramente favoriti vista la rosa d'esperienza rispetto alla nostra che ha un'età media di 23/24 anni, ma non siamo più una squadra di bambini".
Lorenzo Miotto
Foto: Romeo Carraro