Grangiorgione, prima il derby poi i saluti alla Tiemme: Alemao già pensa ad una nuova esperienza

Quella di sabato contro il Giorgione sarà l’ultima partita che Julio Cesar Simonato Cordeiro, che gli adepti del pallone a rimbalzo controllato conoscono come Alemao, giocherà vestendo la maglia della Tiemme Grangiorgione. Tra il general manager Thomas Bragagnolo e il giocatore nativo di San Paolo c’è già la volontà comune di interrompere il rapporto che era nato la scorsa estate alla vigilia di Natale: Alemao avrà il tempo di trovare una nuova collocazione verosimilmente nei campionati nazionali (e non solo), la Tiemme Grangiorgione sta già cercando nuove soluzioni per completare un roster che ha bisogno di pedine che possano stabilire quegli equilibri che fino a questo momento, per i motivi più disparato, non sono stati ancora trovati, come la classifica non proprio edificante testimonia.


Alemao è sicuramente uno dei giocatori di maggior blasone che calcano le scene del futsal italiano. Una carta d’identità non più verdissima (45 gli anni compiuti lo scorso 25 giugno) ma nel corpo lo spirito di chi sa che a questa disciplina può ancora dare molto. La sua carriera non si discute: ha giocato in Brasile (con Corinthians, Wimpro, Banespa e San Paolo), Spagna (con Talavera, O Parrulo, Playas de Castellon e Santiago) e Russia (Dina Mosca), prima di sbarcare in Italia, chiamato nel 2016 dalla Came Dosson neo-promossa in Serie A. Poi Napoli, Real Rieti, Latina e Aniene, tutte nel massimo campionato; poi l’Atletico Nervesa nella prima avventura in A2, quindi la Tiemme Grangiorgione che lo elegge leader nella stagione dello sbarco nel nazionale. 


Ora si profila un nuovo progetto per il campione d’Europa con la Spagna (ha la doppia cittadinanza) in Croazia nel 2012: e chi riuscirà a convincerlo avrà fatto comunque un grande affare.