L'Elmas si gioca il tutto per tutto con lo United Pomezia. Perra: "Una sola cosa: dobbiamo vincere!"

Potrebbe essere l’ultima chance per l’Elmas. Appunto, potrebbe… perchè il condizionale è assolutamente d’obbligo visto che resta ancora da chiarire quello che è un vero e proprio mister di interpretazione dei regolamenti. Il riferimento è chiaramente diretto alla questione della decisione, arrivata alla fine di novembre (stiamo parlando di oltre quattro mesi fa!), con la quale il Tribunale Federale Nazionale accolse il ricorso del Città di Cagliari sull’annullamento del tesseramento dei giocatori sulla cui presunta posizione irregolare lo United Pomezia presentò reclamo ottenendo la vittoria a tavolino della partita della prima giornata di campionato, sul campo terminata 2-2. 


Ci si aspettava che la decisione del TFN comportasse l’automatico ripristino del punteggio scaturito al 40’ ma, evidentemente, non è stato così: la cosa che sconcerta è che nessun provvedimento è stato adottato per adeguare la situazione a quel pronunciamento con la conseguenza che a due giornate dalla fine, l’Elmas è ancora attardato di sei punti dallo United Pomezia: correttamente sarebbero quattro, il che, alla vigilia proprio dello scontro diretto in programma al palasport di via Giliacques sabato pomeriggio, significa poter affrontare mentalmente quella che a tutti gli effetti la gara della vita con ben altro atteggiamento.


Simone Perra, allenatore dell’Elmas, è consapevole della situazione.


“Siamo soprattutto consapevoli che una mancata vittoria significherebbe retrocessione - taglia corto il tecnico. - Sulla questione dei punti non ancora tolti ufficialmente allo United Pomezia, non è chiaro come mai non siano stati ancora ufficializzati. Il Città di Cagliari aveva vinto il ricorso, dimostrando quindi che i giocatori erano stati tesserati in maniera regolare, per questo ci aspettiamo al più presto che la ‘questione’ dei due punti sia ufficializzata, come giusto che sia!”.


Intanto c’è da pensare allo scontro diretto: i tre punti sono imperativi.


“Abbiamo approfittato della sosta per ricaricare le batterie: lavoro fisico ma soprattutto mentale, in modo tale da poter arrivare a sabato senza troppe pressioni, nonostante la posta in palio sia molto alta, ma con la carica giusta per vincere la partita”.