La Leonardo verso i 40' più importanti. Carica Acco: "A Pordenone alla ricerca del nostro obiettivo"

Nello spogliatoio della Leonardo è fondata la consapevolezza che la qualificazione alla finale dei playoff del 2 giugno a Faenza è tutt’altro che decisa. Perchè quel gol di Stendler a una manciata di minuti dalla fine, unica reale sbavatura di una prestazione difensiva quasi ineccepibile, ha rimesso in discussione una sfida che dopo il 4-0 di Guti sembrava decisamente incanalata in favore della Leonardo. Certo, tre gol sono sempre un margine pesante su cui far affidamento, contando sempre sul fatto che quella di Petruso è stata la miglior difesa del girone A in “regular season” e che anche i precedenti stagionali parlano in favore dei cagliaritani (vittoria per 3-2 alla prima giornata, pareggio per 4-4 a inizio anno in Friuli): ma si sa bene che i numeri non sono una scienza esatta.


E Rodrigo Acco, implacabile nella trasformazione della libera del 3-0 di fine primo tempo, lo sa bene.


“Ci aspetta una partita difficile come la prima, molto fisica e da giocare nel loro palazzetto che sarà pieno. Dobbiamo essere preparati a tutto, soprattutto a livello mentale”. 


Se il Pordenone dovrà giocare all’arma bianca per tentare di azzerare il gap di tre gol, in casa della Leonardo è forte il desiderio di centrare quello che rappresenta il miglior risultato sportivo di sempre da quando esiste il club campidanese. Bisognerà sempre fare i conti con un leone ferito, che in “regular season” ha dimostrato di valere le alte quote della classifica del girone A.


“Assolutamente assimo rispetto per il Pordenone - ribadisce l’ex Tubarao e Petrarca - che ha fatto un bellissimo campionato e ha giocatori di grande valore, ma noi andiamo alla ricerca del nostro obiettivo e faremo di tutto per conquistare il posto nella finale”.