Cinque squadre venete e quattro emiliane: questa la composizione del girone “interregionale” di Serie C1 che interesserà le due regioni, i cui Comitati hanno deciso di unire le forze per ottemperare a una delle condizioni poste dal presidente federale Gravina in merito al processo per ii riconoscimento del campionato di “preminente interesse nazionale”. Quello veneto-emiliano non sarà l’unico ad essere organizzato con queste condizioni: al varo anche un torneo composto da otto squadre (il minimo obbligatorio) in cui confluiranno quattro squadre della Liguria (Tigullio, Città Giardino Marassi, Futsal Genova e Genoa 1999), tre della Toscana (Firenze, Signa e Futsal Prato) più il Bergamo, unica rappresentante della Lombardia.
Per la cronaca dovrebbe partire anche un campionato a sette in Piemonte, quello del Lazio con due gironi (uno da otto e uno da sette squadre per un totale di quindici iscritte), un altro in Calabria composto da otto squadre, più o due gironi della Sicilia che probabilmente riprenderanno a pieno organico (26 le squadre che hanno risposto si, ma potrebbero sommarsi anche le due rimaste riluttanti), unica regione della Penisola a riuscire in quello che sembra essere un miracolo sportivo.
Dunque, si rimette in moto la macchina del futsal minore in Veneto: ai nastri di partenza assieme a Mader Bologna, Forlì, Sassuolo e Dozzese, ci saranno anche Spinea, Isola 5, Gifema Luparense, Calcio Padova e una Tiemme Grangiorgione il cui stato maggiore è già in fibrillazione in vista dell’atteso via.
“Siamo pronti e non vediamo l’ora di riprendere gli allenamenti - dice visibilmente soddisfatto il general manager Thomas Bragagnolo. - Certo, sarà un campionato molto particolare ma io lo considero come una specie di prova generale per il nazionale, perché non abbiamo mai nascosto che il nostro obiettivo è quello di arrivare in Serie B. Stiamo apportando i giusti ritocchi alla squadra per competere per le prime posizioni”.
Una rosa, quella che guideranno Thomas Bragagnolo e Lorenzo Ospici, che non potrà contare su Turiaco (infortunatosi seriamente a inizio stagione) e Iglesias (tornato in Spagna per motivi familiari), ma anche Balaban e Caio Cesar rischiano di restare fermi per problemi fisici. In attesa dei rientri dei prestiti di Dè Garcia dal Villorba e della coppia Gjata-Tilal dal Giorgione (tutti previsti, da regolamento, per la fine di marzo), Bragagnolo ha preparato la lista della spesa con l’obiettivo di innestare almeno altre tre pedine di valore che possono rivelarsi più che utili alla causa.
Prossimo step la ripresa degli allenamenti.
“Se tutto andrà bene il campionato partirà tra il 10 e il 17 aprile per finire entro il 30 giugno - precisa Bragagnolo. - Certo ci saranno diverse novità di carattere regolamentare cui bisognerà fare l’abitudine, ma quello che più conta e che la ripartenza significherà essere sulla strada giusta per mettersi al più presto alle spalle un periodo di grande difficoltà”.
Come dargli torto?