
17/11/2021 13:00
Rischia di aprire un nuovo caso mediatico la mancata trasmissione della diretta tra Cormar Polistena e Syn-Bios Petrarca, che venerdì scorso non è andata in onda su FutsalTv e sulle cui cause il presidente padovano Paolo Morlino vuole che venga fatta chiarezza. Il numero uno del Petrarca, unico a non aver sottoscritto la partecipazione alle gare della Sky Arena entrando in aperta polemica con l’istituzione di piazzale Flaminio sulle modalità di gestione degli eventi televisivi, non ha affatto gradito che la diretta della partita di Lazzaro, che vedeva impegnata la capolista del massimo campionato, sia saltata: la questione è stata subito attenzionata con una pec alla Divisione Calcio a 5.
”Se la Divisione Calcio a 5 non è in grado di garantire la diretta delle gare, come avvenuto in occasione della gara di Lazzaro di venerdì scorso, addirittura per un malinteso con il service… - afferma Paolo Morlino. - Ci raccontano di una visibilità senza precedenti, ed in effetti è così, anche se in un senso un pò diverso… se il service neanche si presenta e la trasmissione della gara salta".
Morlino è un presidente estremamente meticoloso sulla questione comunicazione. L’attività sui media spazia a tutto campo dalla tv al cartaceo sino al web: del Syn-Bios Petrarca se ne parla in ogni dove. Il motivo è semplice: i proventi di natura commerciale connessi con le partite della prima squadra bianconera rappresentano il pane da mettere sotto i denti per la gestione di un club che ha un budget a cinque zeri. Per questo è adirato per la mancata diretta, che ha impedito la visualizzazione dei partners petrarchini, partners dell’indiscussa capolista della Serie A italiana.
"Dal momento che in casa siamo direttamente noi a garantire il servizio, con un nostro service di fiducia - incalza Morlino - a questo punto mi chiedo che senso abbia garantire la diretta delle nostre gare casalinghe con un service con due regie, quattro telecamere, due registi, quattro cineoperatori e sistema professionale Bonding per le dirette. Sosteniamo un costo di almeno 2.000 euro a gara per offrire un servizio di qualità, ma se il contesto è questo… allora ha poco senso".
Ma la lamentela non si ferma qui.
"Oltretutto - aggiunge - sono anni che dico alla Divisione Calcio a 5 che la diretta delle gare sottrae pubblico dal vivo e, quindi, ricavi da ticketing. Per noi è una perdita finanziaria secca mandare la gara in diretta. Ho chiesto di poter fare almeno la differita. Ci vuole reciprocità, se la Divisione non è in grado di garantire la diretta delle nostre gare in trasferta, e l'episodio di Lazzaro lo dimostra, allora non ha senso impegnarci a garantire la diretta della nostra gara casalinga che, oltretutto, ci toglie pubblico e ricavi. E’ stato imbarazzante apprendere che la questione sia nata da una malinteso su data, orario e impianto di gara - conclude il massimo dirigente bianconero che si pone un interrogativo. - Se il malinteso lo commettono le società scattano le sanzioni, se lo commette la Divisione e salta la trasmissione della gara… non succede niente. Non mi sembra affatto giusto".
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