Tiemme in emergenza col Bissuola. Il rientrante Vettore: "Nelle criticità tiriamo fuori il meglio"

Non è un momento semplice per la Tiemme Grangiorgione. La vittoria con il Padova è stata sbugiardata dalla pesante sconfitta con il Maccan Prata - comunque ben più attrezzato dei veneti - e ora arriva un difficile incrocio con il sorprendente Bissuola, neopromosso ma capolista. I biancorossi, come ci conferma il rientrante Mattia Vettore, avranno diverse assenze, ma questo non impedirà loro di tentare la ricerca alla migliore prestazione possibile.


- Giocherete contro il Bissuola. Questa sfida così difficile sarebbe potuta arrivare in un momento migliore? Forse non è l'ideale e poteva esserci di meglio? Non solo per i punti in classifica, ma anche per l'emergenza che state vivendo visti i ridotti giocatori a disposizione. . .


"E' una sfida molto difficile, in primis perché loro sono una buona squadra con ottimi giocatori e in secondo luogo perché stanno dimostrando di avere un condizione fisica e mentale molto elevata. La situazione che stiamo vivendo è un po’ altalenate, tra risultati e purtroppo infortuni, con gente che non sta molto bene; questo ci penalizza da un punto di vista fisico e mentale. Poteva arrivare in un momento migliore questa sfida? E' vero, però siamo una squadra e un gruppo unito: in queste situazioni così critiche sapremo tirare fuori il meglio di noi come già altre volte abbiamo fatto". 


- Proprio tu rientri dopo uno stop forzato, ma come detto ci saranno diverse assenze. Quanto profondamente può pregiudicare la gara tutto ciò? Cosa serve per andare oltre queste difficoltà?


"Sì, io rientro da uno stop forzato e non sono al 100% per questa gara, però darò il massimo per la squadra. Come detto prima, siamo un gruppo unito e riusciremo ad andare oltre a tutte queste difficoltà perché ognuno di noi si sacrificherà per il compagno, cercando di portare a casa il risultato migliore". 


- Cosa temi di più del Bissuola?


"Il Bissuola è una squadra molto organizzata, che si conosce da sempre. Bisogna stare attenti a non lasciare loro per troppo tempo il pallino del gioco, cercando di limitare i singoli più forti. Fortunatamente hanno due assenze che potrebbero pesare però comunque non bisogna sottovalutarli, provando a essere più compatti possibili".


l.m.