#RoadtoF4, il giudice sportivo (per ora) dà ragione al Bubi: 6-8 confermato, i meranesi verso Prato

Per il momento il Real Bubi Merano è alla Final Four della Coppa Italia di Serie C maschile. Il giudice sportivo della Divisione Calcio a 5, avvocato Massimiliano De Renzis, pur accogliendo la tesi del Cagli e statuendo che l’aver permesso al giocatore altoatesino Mancin, di entrare in campo con una maglia per il portiere di movimento “col buco” e, dunque, differente da quanto previsto dalle Regole del Gioco in tema di equipaggiamento dei giocatori di calcio a 5, non ha rilevato sul fatto alcun elemento che potesse influire sulla regolarità dell’incontro. Il giocatore del Real Bubi, in pratica, non è stato oggetto di provvedimenti disciplinari e gli stessi, qualora fossero stati adottati, non avrebbero alternato il risultato finale.


Dunque, confermato l’8-6 del campo per la formazione meranese, che, ripetiamo, per il momento è qualificata alla Final Four di fine aprile che si svolgerà a Prato. Il Cagli avrà tempo fino a venerdì (entro due giorni dalla data di pubblicazione del dispositivo che si intende impugnare, recita il secondo comma dell’articolo 71 del Codice di Giustizia Sportiva) per cercare di ribaltare presso la Corte Sportiva d’Appello una sentenza di primo grado che, a nostro avviso, nell’andare oltre il vuoto normativo che questo precedente ha permesso di riscontrare, è ineccepibile in quanto - come spiega lo stesso De Renzis rifacendosi al quinto comma dell’articolo 10 dello stesso C.G.S. - “la disposizione in esame, attribuendo agli organi della giustizia sportiva una duplice forma di discrezionalità valutativa, costituisce manifestazione delle esigenze di elasticità proprie del sistema disciplinare sportivo alle quali si accennava in precedenza volte, da un lato, a riservare l’applicazione delle sanzioni ai soli fatti che nei casi concreti risultino, per la loro gravità, meritevoli di essere sanzionati; dall’altro, a consentire una valutazione caso per caso circa la tipologia della sanzione più adeguata al fatto in ossequio ai criteri di giustizia sostanziale e di ragionevolezza. In primo luogo, infatti, viene rimesso alla discrezionalità degli organi della giustizia sportiva il potere di verificare se i fatti, non valutabili con criteri esclusivamente tecnici, abbiano influito sul regolare svolgimento della gara. Successivamente, e solo in caso di positivo riscontro, spetterà ai medesimi organi di apprezzare in che misura quegli stessi accadimenti abbiano avuto una concreta influenza sul risultato della gara”.


Ad ogni modo, non rimane che attendere quello che intenderà fare il Cagli: entro venerdì 7 lo sapremo.


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05/04/2023 17:40