
02/01/2022 11:15
Non è mai semplice il
lavoro del direttore sportivo, ma sicuramente le spalle di Luigi Guido, della
Cormar Polistena, sono coperte e non soltanto dalla presenza della famiglia
Cordiano, ma anche e soprattutto dal fatto che tutto lo staff dirigenziale
lavora in sinergia come meccanismi ben oliati, mirati a far funzionare al
meglio la macchina pianigiana che sta lottando nel suo primo anno di A per
mantenere la categoria.
“L’approccio al massimo
campionato ha rappresentato delle oggettive difficoltà legate ad una prima
esperienza, sia per me sia per tutta la società, in un palcoscenico così
importante. Insieme ai direttori Daniele Cordiano e Giandomenico De Marzo
abbiamo riscontrato difficoltà oggettive nell’allestimento della rosa in virtù
del fatto che il nostro budget era sicuramente inferiore rispetto ad altre società,
per questo, a inizio stagione, abbiamo mantenuto la base del roster che ha
vinto i playoff di A2, cercando di inserire dei nuovi elementi che potevano ben
figurare in Serie A. Purtroppo in questa prima parte del campionato, pur
regalandoci qualche soddisfazione, ci pone di fronte ad una classifica
deficitaria segnata anche dalla penalizzazione di tre punti e dall’attuale
composizione limitata della nostra rosa che al momento lascia preoccupati.
- L'addio di Rinaldi e il cambio di guida tecnica: ora la squadra deve tirare fuori gli attributi. La strada per la salvezza è di sicuro in salita, ma questa squadra ha dimostrato di volersela giocare fino in fondo. Ora anche di più...
“La forza del gruppo è l'elemento che ci ha sempre contraddistinto, cosa normale specialmente nel caso di una rosa ristretta, impreziosita ora dall’arrivo di Urio, Richichi e Calderolli, pronta a lottare in ogni gara. La salvezza rimane il nostro principale obiettivo. Siamo consapevoli che ci sarà da lottare fino all’ultimo per la permanenza in una Serie A che non appartiene solo a noi ma ad un’intera regione”.