Ostacolo Arcobaleno Ispica all’orizzonte per il Regalbuto, che non vuole togliere il piede dall’acceleratore e cerca la terza vittoria di fila. Guardando la classifica si potrebbe parlare di testa-coda, ma con solo due giornate trascorse è veramente una definizione forzata. Più giusto dire che i ragazzi di mister Gamiddo, a punteggio pieno, affrontano una compagine che vuole assolutamente sbloccarsi e per questo venderà cara la pelle.
“Si, sono passate soltanto due giornate e la classifica non
rispecchia appieno i valori delle squadre partecipanti – dichiara ai nostri
microfoni il portiere Vito Leotta. – Sabato ci aspettiamo una squadra
aggressiva con tanta fame di vittoria dopo le prime due sconfitte. La stiamo
preparando come tutte le altre partite, dando il massimo in allenamento e
seguendo le indicazioni dei nostri tecnici. Tatticamente sarà una partita
difficile”.
Se da una parte avete il favore del pronostico, in quanto
squadra accreditata per la vittoria finale, dall’altra non è mai facile
affrontare le avversarie che probabilmente contro formazioni più blasonate
tendono a dare ancora di più… potrebbe essere anche questo il caso in vista di
sabato?
“Assolutamente. Giocare contro una squadra più blasonata,
più avanti in classifica, da quella spinta in più a fare bene ed è per questo
che non possiamo sottovalutare mai nessuno. In fin dei conti si gioca cinque
contro cinque e bisogna dimostrare tutto nei 40’ di gioco. Prima dell’inizio
non ha mai vinto nessuno. L'Ispica? Darà il centodieci per cento per batterci,
ne siamo sicuri”.
Con il giovane Miraglia e Lin, la porta del Regalbuto è al
sicuro…
“Negli ultimi anni sono stato affiancato da portieri molto
giovani. Lo scorso anno c’era Andrea Fichera, quest’anno Luca Miraglia ha fatto
il salto di qualità che la società si aspettava. Il mio rapporto con Luca è
ottimo, è un ragazzo sempre positivo, prende il ruolo con serietà, e possiede
grandissime doti tecniche anche palla al piede. Quest’anno spero di essere di
aiuto per la sua crescita. Per noi portieri è fondamentale avere colleghi di
reparto che ti rispettino, con la quale puoi parlare degli errori o commentare
un gesto tecnico fatto in allenamento oppure in partita, a volte è come se
fossimo una squadra a parte. Devo dire che ci divertiamo parecchio. Per fare un
discorso più ampio sui miei giovani colleghi non posso non nominare Kevin Lin,
ha cominciato lo scorso anno a lavorare con noi in prima squadra nonostante i
suoi 15 anni e sta migliorando giorno dopo giorno. Tra Miraglia e Lin credo che
la porta del Regalbuto sia in buone mani per molti anni, che alla fine è
quello che conta”.