La Marca non si ferma, Regondi esalta il progetto: "Bello veder lavorare un gruppo giovane e coeso"

Dopo cinque giornate, la Marca resta ancora prima nella Serie C1 veneta a punteggio pieno. La “manita” di vittorie è arrivata venerdì scorso grazie al 4-0 inflitto in trasferta allo United Borgoricco Campetra, dopo una buona prestazione in cui la compagine montebellunese è stata efficace sia in fase offensiva che in fase difensiva, tanto da non incassare gol per la quarta volta consecutiva (finora sono stati due i gol subiti, entrambi alla prima giornata contro il Cassola). Archiviato dunque l’ennesimo cin-cin che certifica l’ottimo avvio di campionato dei biancazzurri, abbiamo scambiato due parole con il loro tecnico Gigi Regondi proprio in merito alla prestazione offerta qualche giorno fa in quel di Torreselle.

- Mister, ancora un clean-sheet per voi e pure qualche gol in più rispetto alle ultime uscite: quella con lo United Borgoricco Campetra è stata una prestazione da incorniciare?

“Sì, è vero, il fatto dei clean-sheet comincia a essere una cosa simpatica, perché a me in vent'anni di carriera non è mai capitato che per quattro partite di fila si riuscisse a fare clean-sheet, per cui bene così. Complimenti ai ragazzi senza dubbio, ma in queste settimane c’è stata anche tanta fortuna a volte, perché comunque le occasioni gli avversari le hanno avute e non sono state sfruttate, per cui tutto questo è frutto anche un po’ della fortuna. Per quanto riguarda la prestazione, è stata buona ma non da incorniciare perché le prestazioni da incorniciare ci sono quando non sbagli praticamente nulla; invece venerdì c’è stata una buona prestazione in senso generale: sicuramente meritavamo di vincere e la partita l'abbiamo vinta. Potevamo anche qui subire un gol o due però diciamo che eravamo in controllo della situazione; poi perdonami, lasciamelo dire, ma su campi così piccoli si fa veramente fatica a giocare e a trarre poi un bilancio della partita”.

- Quinta vittoria su cinque partite. Cosa ti sta rendendo più soddisfatto in questo avvio così brillante di campionato?

“Sinceramente non guardo il fatto delle cinque vittorie su cinque partite. Non siamo partiti per vincere il campionato, siamo partiti per un altro progetto e guardo a quello. I giovani stanno lavorando e giocando, il gruppo è coeso e stiamo remando tutti quanti dalla stessa parte: questa è la cosa che mi rende più felice. C’è un ambiente sereno, c'è un ambiente tranquillo, c'è un ambiente dove si può lavorare ed è bello poterlo fare con così tanti giovani. Ieri sera, tanto per darti due numeri, eravamo in diciotto ad allenamento che sono tantissimi giocatori; abbiamo inserito anche i giovani 2008 nelle sedute del lunedì e del mercoledì, per cui io riesco veramente a lavorare con tanta gente. La soddisfazione principale al momento è proprio quella di poter avere tanti giocatori che lottano per guadagnarsi il posto per giocare il venerdì sera. Poi siamo primi? Sì, siamo contenti perché poi alla fine partita si va a mangiare insieme tutti felici, però sicuramente poi arriveranno anche le partite dove prenderemo qualche schiaffo”.

- Dopo cinque giornate si può tracciare già un primo bilancio: è davvero un campionato equilibrato la C1 di quest'anno, concordi?

“Sì, hai detto bene. Avendo giocato col Cassola che è penultimo in classifica con un punto e pensando che comunque ha perso più di una partita con solo un gol di scarto e che all'ultima ha pareggiato rimontando un 4-1 contro il Conegliano, veramente mi viene da pensare che non puoi dire “ok, bene, oggi ho una partita facile”; non ci sono partite facili, soprattutto per noi che siamo una squadra giovane: sono tutte partite dove bisogna metterci impegno, voglia di entrare in campo e di vincere con grinta perché altrimenti ne esci sconfitto. Quindi sì, è un campionato equilibrato, forse più di quello che pensavo, perché inizialmente mi immaginavo tre-quattro squadre davanti a tutti (poi ci siamo anche noi, me la prendo bene), però sì, devo essere sincero anch'io: questo ragionamento l’abbiamo fatto proprio con lo staff e vediamo al momento un bell'equilibrio. ‘Bello’ perché poi alla fine ogni venerdì può succedere di tutto e quindi la classifica può continuamente cambiare; questo è anche il bello di avere un campionato così lungo con trenta partite dove fino alla fine ci sarà da soffrire, da remare e da correre”.


l.m.



Foto: Marca Futsal Montebelluna