03/04/2025 20:17

San Sebastiano, la schiettezza di Calabretta: "Se non vinciamo a Pomezia non ci sarà un domani"

Lo sa bene Marco Calabretta: a Pomezia, contro una Mirafin che non ha più nulla da chiedere alla stagione, la San Sebastiano Ussana avrà un solo risultato a disposizione: vincere. E magari aspettare buone notizie dal PalaBeethoven di Quartu, dove i “cugini” biancorossi non avranno altrettante alternative alla vittoria sullo United Pomezia se vorranno staccare il pass per i playoff. Un sabato insomma, che vivrà sull’asse Pomezia-Quartu con questo incrocio di sfide che faranno veramente lievitare il pathos per gli ultimi 40’ del torneo.


“Avremo solo Deivison come unico assente, perchè è stato espulso contro l’Elmas - dice mister Marco Calabretta - mentre ho recuperato tutti gli altri (tra cui Piras, n.d.c.). Durante la settimana abbiamo preparato bene la gara e siamo concentrati, vogliamo riscattare la prova non all’altezza, per diversi motivi, di sabato scorso, alla quale siamo arrivati un po’ acciaccati, non proprio il massimo per una partita così importante. Peccato - annuisce l’allenatore sudanese - però faremo del nostro meglio per chiudere in un certo modo questo campionato: abbiamo rincorso tanto, adesso siamo in vista dell’obiettivo e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per riuscire a portare a casa il risultato e la qualificazione al playout”.


Perché il playout l’obiettivo, unico e imprescindibile, della San Sebastiano in vista della giornata conclusiva del girone E. L’1-4 interno patito per mano dell’Elmas ha permesso alla squadra masese di salvarsi proprio sotto la bandiera a scacchi del suo percorso (sabato la squadra di Mura riposerà) relegando San Sebastiano, United Pomezia e Club Sport Roma (che riceve a sua volta l’Aranova) ad un triello a distanza per evitare la retrocessione diretta e spostare ogni soluzione allo spareggio.


Calabretta annuisce ricordando l’evoluzione della gara contro l’Elmas.


“Sicuramente potevamo fare qualcosa di più. Deivison non si è allenato ed non era visibilmente il solito, poi l’abbiamo pure perso con l’espulsione, lo stesso Piras si è fatto male subito nel primo tempo, lui che è il nostro giocatore di punta: gli avevo chiesto di stringere un po’ i denti. Però perdendo anche i nostri due uomini principali la gara s’è messa sempre più in salita, anche perché gli episodi ci hanno mandato subito sotto di due: ci siamo trovati a rincorrere nel primo tempo, anche se siamo riusciti a rimetterla in piedi. Nel secondo invece, anche se loro sono calati un po’, non siamo riusciti neanche con l'uomo in più a scardinare la difesa dell’Elmas. E ora affrontiamo la Mirafin consapevoli che se non si vince non ci sarà un domani”.