Manssouri e la scommessa vinta sul campo: "Dicevano che la Gadtch era troppo: i risultati parlano!"

Uno dei giocatori che possiamo definire “strategici” all’interno del sistema di gioco di Marco Veschini è stato sicuramente Ayoub Manssouri. Classe 1999, il laterale di origini marocchine, approdato la scorsa estate alla Gadtch dopo l’esperienza alla Fortis Balanzano, ha avuto grande spazio nelle rotazioni adottate dal tecnico perugino e anche nella sfida che ha sancito il ritorno nei cadetti della Gadtch lo ha dimostrato timbrando il cartellino del gol.


Ayoub ci teneva tantissimo ad esternare la sua felicità attraverso queste colonne.


“Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di dimostrare quello che più mi piace fare, ossia giocare a pallone. Ho scoperto questo sport 4 anni fa prima del Covid - racconta - grazie a una squadra di amici, la Pieve, che disputava un campionato CSI. Poi tutto cambiò quando l’allora tecnico del Balanzano venne a fare spesa dove lavoro e mi disse di andare a provare lì con loro: ho capito che il calcio a cinque mi avrebbe permesso di continuare a sognare”.


- Da Balanzano all’apoteosi con la Gadtch, un gran bel sogno…


“Alla Fortis avevo disputato una stagione importante, segnando 20 gol, riuscendo a salvarci facendo i playout. A quel punto è arrivata la chiamata della Gadtch: all’inizio ero un po’ insicuro visto l’alto livello che avrei trovato e la mia poca esperienza, ma il mister Veschini, il suo vice Tonmassetti e anche il presidente Gaggia mi sono venuti a parlare e mi hanno convinto. L’ho vista come una sfida personale con me stesso, cercare di riuscire sempre a fare meglio. Tanta gente mi diceva che non avrei trovato spazio e che avrei giocato poco: è stato proprio a quel punto che ho voluto fortemente accettare la scommessa, per far parlare il campo”.


E il campo ha parlato. 


“Vincere la Coppa Italia e poi il campionato… ed è solo il mio secondo anno di C1… Sto vivendo un sogno! Ho cercato di migliorare allenamento dopo allenamento, convinto di poter sempre dare il massimo in ogni partita. E il prossimo anno sarà un’altra sfida: vivo di questo”.











Foto: Manuali