San Sebastiano, conto aperto con la dea bendata. Calabretta: "Gli episodi sono stati tutti contrari"

Dire che la San Sebastiano non ha avuto il conforto della dea bendata nel match con la Canottierilazio che ha aperto il girone di ritorno è il più puro degli eufemismi, perchè se si considera nel complesso l’andamento del match non si può certo disconoscere che alla squadra di Calabretta sia mancato anche quel pizzico di fortuna in più che in questa circostanza non avrebbe assolutamente guastato. E ripensando a come la partita si era inizialmente messa…

“Devo dire che abbiamo avuto un buon approccio alla gara - spiega il tecnico - anche se su un nostro errore nostro loro sono passati in vantaggio a pochi minuti dall'inizio del match. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo proseguito ad attaccare fino a portarci sul 3-1, ma nel nostro momento migliore…”.

Arriva il rosso per somma di ammonizioni a Davide Mura.

“Rivedendo anche le immagini il secondo giallo è stato davvero generoso. Il problema è che da quel momento in avanti ci siamo un po’ destabilizzati tanto da prendere il gol del 3-2 sulla loro superiorità, finendo per ritrovarci sotto 4-3 alla fine del primo tempo, prendendo gol su una disattenzione e su uno dei due tiri liberi che ci sono stati dati contro”. 

Nella ripresa, la squadra di Calabretta se l’è giocata a viso aperto, pareggiando lo svantaggio di metà tempo e poi impattando nuovamente a pochi minuti dal termine. E qui entra in gioco la nella: l’autorete di Ledda, che devia il tiro di Biraschi mettendo fuori causa Piras.

“Almeno il pareggio… sarebbe stato il risultato più giusto - conclude mister Calabretta. - Non siamo riuscitio a concretizzare l’ultima opportunità a venti secondi dal termine. Ma non ci demoralizziamo: la classifica è corta e abbiamo tutte le possibilità di uscire presto dalla zona a rischio”.

Obiettivo già puntato allo scontro diretto col Club Sport Roma, attualmente a +2 sulla San Sebastiano, del primo febbraio: ma nel frattempo c’è la trasferta di Poggio Fidoni da capitalizzare, nella consapevolezza che un risultato positivo in Sabina è nelle corde dei campidanesi.

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