
22/10/2024 10:37
Si aspettava una prima volta in casa del tutto diversa Marco Calabretta. Per la San Sebastiano Ussana, invece, il debutto in Serie B davanti ai propri tifosi si è consumato con un amaro ko.
“E’ stata una bella partita, dai ritmi alti - ci racconta il tecnico. - La Spes è una buona squadra, ha uno straniero forte, tecnicamente molto rapido, di categoria sicuramente superiore, oltre a un gruppo con buone individualità. Noi abbiamo approcciato bene, siamo andati in vantaggio, poi però ci siamo un pochino disuniti per due errori del nostro portiere non in giornata, però importanti: abbiamo stentato un po’ a riprenderci dopo quell’uno-due un po’ particolare, anche quando loro sono andati sopra di due, ma nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia e li abbiamo messi sotto pressione”.
E’ stato il frangente in cui si è vista la miglior San Sebastiano, capace di portarsi anche sul 4-3.
“Siamo riusciti a difendere meglio e addirittura ribaltare il risultato - conferma Calabretta - ma nel nostro momento migliore loro hanno pareggiato. Poi l’episodio del rigore non concesso su Piras, buttato a terra in area, invece ci viene concesso solo un corner; e poi c’è quella traversa di Piras… nell’ultima azione becchiamo il gol su calcio d’angolo a 30 secondi dalla fine. Abbiamo provato ad uscire con il portiere di movimento ma ormai con ci stava abbastanza tempo”.
Insomma, una sconfitta che si può definire rocambolesca, che non ha tuttavia scalfito le convinzioni di Calabretta, sia sullo stato di salute della San Sebastiano che sulle prospettive stagionali.
“Tutto sommato, visto che alcuni giocatori non erano proprio in giornata resto sempre positivo sul potenziale di questa squadra. Ribaltare il risultato mi ha fatto piacere, vuol dire che la mentalità c’è ed è forte. Piano piano ci stiamo ambientando alla categoria ma adesso spostiamo la testa a sabato: c’è un’altra trasferta difficile che ci aspetta nel Lazio”.